Ancora minacce ai giornalisti in provincia di Napoli. Parole pesanti questa volta sono state rivolte a Domenico Rosiello di Calvizzano e Salvatore Sparavigna di Torre Annunziata. Intimidazioni rivolte da ignoti, usando due colleghi che hanno perso la vita per amore della verità. All’amico Mimmo ed al collega Salvatore va tutta la solidarietà e la vicinanza della redazione di Teleclubitalia.
Sul blog Calvizzano web gestito da Rosiello è apparso un commento anonimo, pubblicato alle 2.40 di stanotte: “Mi piacerebbe tantissimo vedere, pardon leggere, di Mimmo Rosiello alla Pippo Fava e non solo”. Sono le parole pubblicate sotto un articolo che parlava proprio del giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1984. Siamo comunque certi che Mimmo non si lascerà intimidire, continuando a raccontare le dinamiche di quel territorio ed analizzare fatti e documenti. Pratica sicuramente “scomoda” per qualcuno.
Sparavigna, invece, nella cassetta postale di casa ha ritrovato il foglio con la preoccupante scritta. “Le forze dell’ordine non sottovalutino le minacce rivolte al giornalista Salvatore Sparavigna soprattutto perché opera in un territorio difficile per cui fu decretata anche la morte di Giancarlo Siani”.
Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, a lungo responsabile dell’associazione studenti napoletani contro la camorra, e lo speaker Gianni Simioli de La radiazza di RadioMarte, esprimendo “piena e totale solidarietà a Sparavigna” che ha ricevuto un messaggio anonimo nella cassetta postale su cui c’è scritto: “Farai la fine di Giancarlo Siani”.
“Purtroppo i giornalisti continuano a essere nel mirino di chi pensa di metterli a tacere con la violenza e le intimidazioni” hanno aggiunto Simioli e Borrelli, che è anche giornalista professionista, certi che “Ordine e Sindacato dei giornalisti non faranno mancare la loro solidarietà e il loro aiuto concreto a Salvatore Sparavigna che deve essere messo nelle condizioni per poter continuare il suo lavoro di cronista senza dover mettere a rischio la sua incolumità”.