Un noto locale di Carinaro. Uno sguardo di troppo, forse per colpa di una ragazza. E scoppia la rissa: cinquanta ragazzi, molti dei quali ubriachi, che se le danno di santa ragione. Nel parapiglia c’è chi gira un video. Il filmato fa il giro della rete e finisce nelle mani dei Carabinieri, che informano la Procura di Napoli Nord. Avviata un’indagine.
E’ ancora tutta la chiarire la vicenda che ha per protagoniste – e forse vittime – anche dei giovani rampolli della criminalità organizzata locale. Il quarto figlio di Francesco Schiavone, detto Sandokan, Walter, sarebbe stato pestato e picchiato da un gruppo inferocito di giovani. Nella zuffa, come riporta Il Mattino, sarebbe stato coinvolto anche il figlio di un noto camorrista di Marano. Di fronte alla zuffa, i gestori del locale hanno provato disperatamente a chiudere le porte della discoteca e a sedare in prima persona la rissa. “Non chiamate la polizia”, avrebbero detto.
Passata la sbornia, il giorno dopo, quelli che hanno pestato il giovane Schiavone si renderanno conto solo il giorno dopo di avere picchiato il figlio del boss dei Casalesi. E vanno nel panico. Gli ingredienti per una reazione a catena ci sono. C’è la paura di ritorsioni e vendette. Come c’è, da parte dei titolari del locale, la responsabilità di non avere avvisato le forze dell’ordine. Al momento, ci sono due inchieste sull’episodio. Un fascicolo è in capo alla procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, l’altro in mano alla Dda, pool diretto da Luigi Frunzio, sostituti procuratori Vincenzo Ranieri e Fabrizio Vanorio.