E’ un dramma che ha sconvolto tutta la comunità di Parete e non solo quello di Luigi, il 14enne colpito da un proiettile vagante alla testa mentre il pomeriggio della vigilia di Natale si trovava con amici nei pressi della caffetteria Centrale in via Vittorio Emanuele, sul corso principale della cittadina casertana.
Il ragazzino dopo l’operazione per l’estrazione, ed il trasferimento dal Moscati di Aversa al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Caserta, è in coma farmacologico ed è sottoposto a terapia decompressiva. I carabinieri della locale stazione, coordinati dalla Procura di Napoli nord, sono al lavoro per accertare la dinamica. Gli inquirenti hanno interrogato alcuni amici e analizzato le immagini della telecamera posizionata davanti al bar.
Pochi frame che potrebbero servire per accertare la traiettoria. Per ora l’unica certezza è che il colpo partito dalla pistola è calibro 9. Due i bossoli sequestrati da polizia e carabinieri. È possibile pure che nelle vicinanze del bar si sia svolto un conflitto a fuoco fra bande e un proiettile vagante abbia colpito per sbaglio Luigi. Da qui l’appello degli amici di calcetto di Luigi: “Chi ha visto, parli”.
Ieri i compagni della squadra di calcio San Luciano di Lusciano hanno organizzato una fiaccolata con striscioni con sopra impressa la frase “Non mollare”. Luigi è una promessa del calcio: ha giocato nelle giovanili del Frosinone e solo un mese fa era entrato nella squadra di Avellino. “Quando era a terra sul marciapiedi davanti al bar Centrale, col sangue che gli colava dalla testa, mi stringeva la mano e mi diceva: “Non ti devi preoccupare per me. Io sono forte, sono forte, stai tranquillo, non mi succederà niente”. A raccontare quei drammatici momenti in cui il 14enne è rimasto a terra prima dell’arrivo dell’ambulanza, è Pietro, il cugino inseparabile, come riporta La Repubblica.
“Per noi paretani è stato un Natale triste. – dice il sindaco di Parete, Gino Pellegrino – Mi domando come abbia potuto passare il Natale l’autore dello sparo che ha colpito Luigi. Possibile che dopo quello che è successo, un ragazzo di 14 anni che lotta tra la vita e la morte, non ci sia stato il pentimento da parte dell’autore? Non so tu chi sia e non comprendo cosa sia successo, ma ti consiglio di pentirti e di costituirti.”
“Il nostro pensiero in queste ore – aggiunge il primo cittadino – è per Luigi e tutti preghiamo che possa guarire velocemente, ma vogliamo anche giustizia. Non è possibile che i ragazzi in una giornata di festa non possano stare tranquillamente per strada. Non è ammissibile rischiare di perdere la vita in così giovane età per colpa di qualche stupido balordo. Il sindaco e l’amministrazione sono al fianco della famiglia e ci costituiremo come parte civile nel processo. Faremo quanto nelle nostre possibilità – conclude la fascia tricolore paretana – per garantire che ci sia Giustizia!”
“Con i carabinieri continueremo ad indagare con intensità – dice unvece il procuratore della Repubblica Francesco Greco – ma in casi come questo c’è bisogno anche dell’aiuto dei cittadini, che possono fornire dettagli importanti, magari rivelarci circostanze che a loro possono anche sembrare non rilevanti, ma che lo sono invece per le indagini”.