Rosanna Magliulo, il caso del “pellicciotto scambiato” finisce in tribunale

Finirà in in tribunale la vicenda della “pellicciotto scambiato” di cui si è resa protagonista Rosanna Magliulo, 38 anni, casalinga di Capodrise. La donna, diventata involontariamente una star del web, ha presentato denuncia contro chi ha realizzato il filmato e l’ha diffuso su WhatsApp rendendolo virale.

A rendere nota la notizia è Il Mattino. Nessuna denuncia, invece, sporta contro il negozio. Intanto la Magliulo ha spiegato le sue ragioni in una dichiaraza resa ai giornali. “A gennaio – racconta – ho usato quel vestito a un matrimonio a Rimini e, dopo poche ore, ho notato che il capo si era scucito e aveva scolorito la pelliccetta bianca che indossavo per ripararmi dal freddo”.

“Appena rientrata a Caserta, sono ritornata al negozio e ho chiesto di poter parlare con un responsabile. Le commesse, però, non solo non me ne hanno dato la possibilità, ma hanno chiamato gli uomini della sicurezza. A quel punto, mi sono alterata, perché ho visto calpestato un mio diritto. Tra l’altro – rivela – quando l’ho comprato, mi avevano rassicurata sulla qualità del vestito e sul fatto che fosse Made in Italy”.

Pronta però la difesa di Silvian Heach, la catena di abbigliamento incriminata di aver venduto il “pellicciotto scambiato” a Rosanna Magliulo: “Produciamo – replica Mena Marano, ad di Silvian Heach – 6 milioni di capi al mondo. L’abito è diffuso su ampia scala e, in casi sporadici, capi simili possono manifestare piccoli problemi. Purtroppo, la signora è arrivata in negozio agitata: abbiamo cercato di calmarla, ma, presa dall’ira, è andata via senza lasciarci i contatti. Confermo, tuttavia, la disponibilità a farci scusare per l’accaduto. E siamo pronti – conclude Marano – a darle il nostro massimo supporto”.

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