Giugliano, referendum su ecovillaggio rom bocciato in consiglio. Poziello: “E’ inutile”

Giugliano. Bocciato il referendum sull’ecovillaggio rom. Il consiglio comunale, dopo sei ore, termina con una votazione compatta della maggioranza contro l’indizione della consultazione referendaria. Si chiudono dunque oggi mesi di discussioni e ricorsi dinanzi ai giudici. Il motivo della bocciatura lo ha annunciato il sindaco in apertura della discussione: “L’ecovillaggio non sarà realizzato, il referendum dunque è inutile” ha detto. Di qui una lunga serie di interventi, dell’opposizione in particolare, che ha invitato a più riprese la maggioranza a uno “scatto d’orgoglio”, a “consentire alla cittadinanza di esprimersi sul tema”. 

C’è stata però un’assenza in maggioranza che ha fatto rumore più di molto altro, quella dei due consiglieri dei Verdi: Aniello Cecere e Giuseppe D’Alterio, quest’ultimo già assente all’assise sulla variante per eco villaggio. Un’assenza che è stata sottolineata dal consigliere Carlea. “Se i Verdi non verranno in aula a votare li considero fuori dalla maggioranza” ha tuonato. Questo ha aperto uno squarcio politico non da poco. L’accordo durante l’ultima riunione di maggioranza era di votare compatti contro il referendum. “La responsabilità dovevamo assumerla tutti allo stesso modo, non possono tirarsi indietro così” dice qualcuno nei corridoi. Cecere e D’Alterio hanno avuto l’appoggio degli esponenti di opposizione che hanno definito il loro atteggiamento “coerente”. Nei prossimi giorni è evidente che in maggioranza si aprirà una discussione e il boccone amaro non è stato mandato giù facilmente da diversi sostenitori dell’amministrazione Poziello. 

Il sindaco ha spiegato che l’opera non sarà più realizzata citando a supporto una delibera di giunta che per l’opposizione è carta straccia. “E’ solo un indirizzo politico, nulla di più. Quella delibera è un documento vuoto che non blocca il villaggio previsto a Ponte Riccio” hanno spiegato i consiglieri di centrodestra. Il sindaco ha fatto nel suo discorso un’apertura al Pd, dicendo che quello che oggi propone come progetto alternativo all’ecovillaggio è lo stesso che i dem giuglianesi proponevano come risoluzione della questione. Ma i consiglieri del Pd hanno nuovamente chiuso la porta al primo cittadino: “Non può accettare i nostri consigli dopo due anni – hanno detto i democratici – ha toppato, e adesso sta facendo le capriole per aggirare l’ostacolo”. 

La seduta è terminata con attimi di caos dopo che il consigliere penta stellato Nicola Palma ha chiesto al presidente di poter presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Mauriello per come ha gestito la questione eco villaggio e le politiche sociali in questi due anni. Per il presidente la moziona di sfiducia dell’assessore non è prevista ed è qui che è nata la discussione che si è conclusa però con un nulla di fatto. 

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