Terzigno, tragedia annunciata: Imma aveva già sporto denuncia contro il marito

Forse è una tragedia annunciata, l’ennesima, quella che ha portato a Terzigno alla morte di Immacolata Villani, la 31enne uccisa questa mattina dal marito Pasquale Vitiello, 36 anni. La donna, infatti, si stava separando dall’uomo e qualche giorno fa, 4 marzo, aveva denunciato il marito per maltratatmenti e stalking.

Al culmine dell’ultima lite, avvenuta in presenza della figlia, Imma sarebbe stata addirittura picchiata e il marito le avrebbe rotto un braccio, ma nella denuncia presentata ai Carabinieri la donna avrebbe dichiarato di essersi fatta male accidentalmente, forse per non aggravare il clima di tensione familiare. A quella lite avrebbe partecipato anche la suocera.

Dopo quest’ennesimo episodio, la decisione più dratisca:  la 31enne si era trasferita a casa del padre, a Terzigno, insieme alla loro unica figlia di 9 anni. Una scelta risolutiva per tagliare i ponti col passato e allontanare il marito, nel frattempo diventato violento. Vitiello, però, non aveva accettato la fine della loro storia e questa mattina si è recato nei pressi della scuola di Boccia al Mauro, a Terzigno, per prendersi la sua vendetta: ha fatto scendere Imma dall’abitacolo e ha esploso dei colpi di pistola per poi scappare a bordo di uno scooter.

Tutto pianificato, forse. Pasquale Vitiello, infatti, ha lasciato una lettera in cui annunciava le sue intenzioni omicide. Ora gli investigatori sono sulle sue tracce, l’ipotesi è che abbia scelto la strada del suicidio dopo aver ucciso la moglie. Se così fosse, sarebbe l’ennesimo caso di omicidio-suicidio compiuto in famiglia, dopo la strage di Cisterna di Latina.

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