E’ ancora sotto choc l’Università di Monte Sant’Angelo a Napoli per la morte di Giada De Filippo, la studentessa suicida di 26 anni originaria di Sesto Campano, in Molise, che ieri si è tolta la vita durante le sedute di laurea.
Pochi minuti prima del tragico gesto, Giada aveva fatto una telefonata al fidanzato, proprio mentre saliva sul tetto della palazzina da cui si sarebbe lanciata nel vuoto. Il ragazzo le aveva chiesto indicazioni sull’aula, ma lei aveva risposto in maniera vaga, formulando ringraziamenti e frasi che suonavano come una specie di salute. “Grazie, grazie di tutto”. Ma pochi istanti prima che familiari e amici potessero capire che per lei non ci sarebbe stata alcuna seduta di laurea, Giada si è lanciata dal tetto dell’edificio 7 nel plesso universitario della Federico II a Monte Sant’Angelo.
La ragazza, iscritta alla facoltà di Scienze Naturali a Napoli dove era approdata dopo un cambio di Ateneo, ha finto di doversi laureare ma ieri il peso delle verità non dette le ha schiacciato il cuore. Secondo le prime indagini delle forze dell’ordine che stanno ricostruendo quanto accaduto nei minuti che hanno preceduto la tragedia, Giada era al telefono con il suo fidanzato proprio mentre si apprestava a salire sul tetto della palazzina. In facoltà erano giunti mamma e papà della 25enne, il fratello, le cugine, i genitori del fidanzato e tanti parenti, molti dei quali dal comune molisano.
La tragedia si è consuamta poco dopo le 15. L’ultima telefonata al ragazzo, poi la salita sul tetto e il lancio nel vuoto. Il tonfo ha richiamato l’attenzione di decine di studenti presenti in quel momento. Il corpo di Giada era lì, schiantato sull’asfalto, in una pozza di sangue. Sul posto sono giunte le volanti del commissariato di Polizia «San Paolo» e dell’Ufficio prevenzione generale della Questura e il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli.
Sospese per oggi tutte le attività di F2 Cultura dell’Ateneo di Monte Sant’Angelo. Da ricostruire le ragioni dell’estremo gesto: probabilmente Giada non ha retto alle bugie raccontate alla famiglia sugli esami dati e sulla laurea. Non ha avuto il coraggio di dire la verità e ha preferito mettere tutto a tacere togliendosi la vita.