Giugliano. Arriva la sentenza per i componenti del gruppo degli scissionisti del clan Mallardo. Alla sbarra il gruppo delle palazzine accusato a vario titolo di associazione per delinquere ed estorsioni. Lunedì si sono concluse le arringhe difensori degli avvocati nell’ambito del rito abbreviato che si sta celebrando al Tribunale di Napoli. E questa mattina il giudice ha letto il dispositivo in aula.
Il giudice ha confermato l’accusa di associazione mafiosa. Condannati anche per l’estorsione perpetrata ai danni del commerciante che ha denunciato. Mentre sono cadute le accuse per le altre presunte estorsioni che gli venivano addebitate. Inferto dunque un colpo importante dalla giustizia al gruppo criminale di via Montessori che aveva dichiarato guerra al clan Mallardo e aveva seminato il terrore tra i commercianti giuglianesi.
ECCO LE CONDANNE:
- Gennaro Catuogno 10 e 2 mesi
- Di Biase Aniello 10 anni e 6 mesi
- Francesco Di Nardo 8 anni
- Panico Crescenzo 9 e 2 mesi
- Salvatore pugliese 11 anni e 2 mesi
- Nicola Ciccarelli 12 e 2 mesi
- Silvano Ciccarelli 9 anni e 2 mesi
- Domenico Smarrazzo 5 anni e 2 mesi
- Giuseppe D’Alterio piripicci 11 anni
- Michele De Simone 5 e 10 mesi
- Antonio Guarino 2 anni e 2 mesi
- Raffaele De Simone 5 anni e 8 mesi
- Vincenzo Micillo assolto
- Figlie De Simone assolte
Assolto dall’accusa di associazione per delinquere Domenico Smarrazzo per cui resta la condanna per tentata estorsione e detenzione di arma in luogo pubblico. Secondo la Procura gli imputati avevano messo in piedi un nuovo sodalizio criminale nel rione Ina Casa in grado di competere con la cosca dei Carlantonio nella gestione degli affari illeciti, in particolare del racket. La linea difensiva degli avvocati si era basata sulla mancata sussistenza dell’associazione a delinquere autonoma ma la tesi dei legali di parte non è stata accolta dal Gip.