780 euro al mese. In questo consiste il reddito di cittadinanza del Movimento 5 stelle, una misura che diventerà realtà molto presto. Ma come ottenerlo? Quali sono i requisiti? A chi spetta? Facciamo chiarezza.
I pentastellati, che ne hanno fatto un cavallo di battaglia della loro proposta politica, puntano tutto sul sussidio anti-povertà. Pochi giorni fa, il ministro del Lavoro ha rassicurato gli elettori, sostenendo che va attuato subito. A dare manforte anche il premier Conte che, accennando ai dati sui 5 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà certificata dall’Istat, ha ribadito l’impegno sulla misura. Nella nota di aggiornamento al Def 2019 con deficit 2,4 %, il governo Conte, ha destinato 10 milioni per i due aiuti contro la povertà (reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza, ndr). Ma cos’è il reddito di cittadinanza e quali requisiti sono necessari per ottenerlo?
REDDITO DI CITTADINANZA: COS’E’, A CHI SPETTA E I REQUISITI
Il reddito di cittadinanza verosimilmente partirà dal mese di marzo 2019: è un aiuto economico che il Movimento 5 stelle intende destinare a 9 milioni di italiani che sono privi di reddito o percepiscono un reddito troppo basso. Si tratta di una misura già scelto dai pentastellati nel 2013 contro la povertà, le diseguaglianze sociali e l’esclusione sociali, finalizzata alla promozione del diritto del lavoro e della formazione professionale attraverso politiche che mirano al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutte le persone a rischio emarginazione in ambito sociale e lavorativo. Il governo Conte, con il supporto del ministro del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico, sta lavorando affinché si possa già parlare di reddito di cittadinanza 2019, con l’inserimento di quest’ultima nella nuova Legge di Bilancio.
A chi spetta? Secondo i dati ISTAT, in Italia chiunque va da solo con meno di 780 euro al mese, si trova sotto la soglia della povertà. Come si legge nel contratto di Governo “giallo verde” l’importo del reddito di cittadinanza è di 780€ per la persona singola.
Questo importo dovrebbe aumentare per i nuclei familiari con più componenti, dove ci sono anche dei figli. Come confermato da Di Maio in campagna elettorale, infatti, il Movimento 5 Stelle darà 1.630 euro alle famiglie in difficoltà, con almeno due figli a carico, dove nessuno dei genitori ha un lavoro.È importante sottolineare che 780€ è l’importo massimo che verrà corrisposto dallo Stato a coloro che soddisfano i requisiti richiesti. Il presupposto è che nessun cittadino possa vivere con meno di 780€ al mese; per questo motivo coloro che percepiscono un reddito da lavoro, ma inferiore a questa soglia, riceveranno non l’intero importo del reddito di cittadinanza ma una sola integrazione fino al raggiungimento dei suddetti 780€.
Una volta fatta chiarezza sugli importi, è importante specificare i requisiti per ottenere la misura anti-povertà. In sintesi: aver compiuto la maggiore età. Essere disoccupati e inoccupati. Avere un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà in Italia, la quale è stabilita dall’ISTAT. Il reddito dovrà, poi, essere certificato tramite ISEE.
REDDITO DI CITTADINANZA: COME MANTENERLO E QUANDO DECADE?
Il reddito di cittadinanza non può essere mantenuto in eterno. Se non rispettate alcune procedute, potrebbe decadere il diritto di percepire il sussidio. Innanzitutto bisogna iscriversi a un centro per l’impiego. L’idea fondamentale è che lo Stato aiuti temporaneamente i cittadini in difficoltà, fino a quando non trovino un impiego. Per farlo, devono dedicarsi almeno 2 ore alla ricerca di un’occupazione. Inoltre, è obbligatorio frequentare dei corsi di formazione e impiegare 8 ore alla settimana in progetti comunali legati alla collettività, pena la perdita del diritto. Durante questo periodo il reddito è garantito. Il sussidio verrebbe sottratto al cittadino nel caso in cui quest’ultimo rifiutasse per 3 volte consecutive un lavoro proposto dal centro impiego.
APP O CARD
Un bancomat prepagato o un’app simile ad un borsellino elettronico. Di sicuro il Reddito di cittadinanza che il governo si è impegnato a garantire ai poveri attraverso la legge di Bilancio 2019 non vedrà pagamenti e scambi in denaro contante. Niente cash, stando alle ultime indiscrezioni, l’accesso agli strumenti operativi sarà all’insegna di strumenti tecnologici di uso più o meno comune.