Napoli. Donna tenta di suicidarsi gettandosi dal terzo piano del Santobono, salvata dal marito

Mamma tenta di suicidarsi gettandosi dal terzo piano del Santobono, l’ospedale del Vomero. Il video e la notizia sono stati diffusi dal consigliere regionale e membro della commissione regionale Sanità Francesco Emilio Borrelli che ha spiegato quanto accaduto. In pratica, come riportato da fanpage Napoli, si tratta di una 34enne di origine brasiliana salvata dall’intervento congiunto di vigili del fuoco e delle guardie giurate del nosocomio vomerese.

“La madre di un piccolo paziente ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli ha tentato di suicidarsi provando a gettarsi dal terzo piano, dov’è ubicato il reparto di Ortopedia. In preda a un raptus la donna si è improvvisamente proiettata all’esterno della finestra rimanendo pericolosamente in bilico. Grazie al gesto eroico del marito, aiutato da alcune guardie giurate accorse subito sul posto insieme al personale infermieristico, che ha afferrato la donna per un braccio riuscendo a tirarla su mentre penzolava nel vuoto, possiamo parlare di una storia a lieto fine. Spetterà alle autorità sanitarie e alle forze dell’ordine accertare quale motivazione sia stata alla base di un gesto così disperato ma nel frattempo voglio complimentarmi con tutti coloro che hanno contribuito a questo straordinario salvataggio”. Lo ha reso noto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.
“La donna assisteva il figlio ricoverato presso il reparto di ortopedia per una banale frattura – ha precisato il primario del Pronto soccorso Vincenzo Tipo – e nulla lasciava presagire un simile comportamento. Le stesse condizioni del figlio non destano alcuna preoccupazione nel personale che lo ha in cura. Per fortuna il marito, con l’aiuto delle nostre guardie giurate e del personale presente nella stanza in quei tragici momenti, è riuscito ad afferrarla al volo riportandola dentro. Uno splendido esempio di solidarietà umana e di professionalità del nostro personale insieme a tutti i presenti in quella stanza”.

 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto