Mare sporco o mare pulito? E’ da giorni che lo specchio d’acqua litorale domizio, tra Varcaturo e Castel Volturno (Ischitella, Villaggio Coppola), verserebbe in condizioni critiche per la presenza di agenti inquinanti. Tanti sono i video amatoriali (compreso quello in basso) girati dai bagnanti che testimonierebbero il degrado delle acque nella zona. Sotto accusa è finita anche l’Arpac, l’agenzia regionale che rilascia la “patente” di balneabilità ai tratti di mare.
Il comunicato ufficiale
Sul suo sito ufficiale, l’ente campano ha pubblicato sul suo sito ufficiale un articolato comunicato in cui dichiara che, attraverso i suoi tecnici, ha svolto “prelievi supplementari delle acque di balneazione del litorale domizio a seguito di segnalazioni ricevute, relative a un’anomala colorazione del mare che si è verificata lo scorso fine settimana, in particolare nel comune di Castel Volturno”. Secondo gli esperti regionali, i nuovi prelievi confermano la balneabilità delle acque e riscontrano “un’abbondante proliferazione di fitoplancton, seppure di specie di microalghe non considerate tossiche per l’uomo”.
L’origine del fenomeno
“All’origine del fenomeno”, spiega il dirigente Arpac responsabile della UO Mare, Lucio De Maio, “c’è probabilmente una concomitanza di fattori. Come è noto, maggio è stato particolarmente piovoso e caratterizzato in prevalenza da cielo coperto. Questo, da un lato, diminuendo il normale irraggiamento solare, ha inibito i processi di sviluppo del fitoplancton. Allo stesso tempo, però, le piogge hanno reso disponibili molti nutrienti nelle acque costiere, in seguito al notevole apporto di acque dolci dalla terraferma”.
“Quando, improvvisamente, circa dieci giorni fa la temperatura si è alzata con pieno irraggiamento solare”, aggiunge De Maio, “lo sviluppo del fitoplancton si è accelerato rapidamente, potendo contare su un’abbondanza di nutrienti determinata dalle precedenti piogge. Allo stesso tempo, i venti deboli hanno favorito il ristagno delle acque, promuovendo ulteriormente l’aggregazione di fitoplancton, talvolta misto purtroppo anche a rifiuti galleggianti. La settimana prossima ripeteremo questi controlli extra, per cercare conferma a questa ipotesi”.