L’accusa è di omicidio colposo in concorso e nel registro degli indagati della Procura di Vallo della Lucania ci sono 4 persone: il Sindaco di Marina di Camerota, Antonio Romano, l’amministratore della società che gestisce il Ciclope, Lello Sacco e due tecnici, un geologo ed un ingegnere ovvero Antonio Gravina e Gennaro D’Addio.
I due professionisti avrebbero dovuto monitorare la parte rocciosa che poi si è staccata ed ha ucciso il povero Crescenzo Della Ragione.