Ginevra ha vinto: l’intervento è riuscito. “Il mostro è stato estirpato”

E’ durato 11 lunghe ore l’intervento chirurgico di Ginevra, la bimba di Melito con un tumore al cervello che questa mattina è stata sottoposta a una delicata operazione. Queste le parole del padre che spiega com’è andata: “Amici, compagni, tutti con immenso piacere vi comunico che grazie alla sovraumana bravura, professionalità e umanità, ma voglio rimarcare la parola bravura che va oltre i limiti dell’umano, e competenza dell’equipe che ha operato mia figlia Ginevra per oltre 11 ore presso la Ini di Hannover (struttura di prim’ordine mondiale), in Germania il mostro di Ginevra è stato estirpato dal suo cervello!”.

La malattia di Ginevra

Ginevra, affetta da tumore al cervello già dal 2015, è già stata trattata per diciotto mesi con cicli di chemio, due anni fa al Pausillipon, a Napoli. Altre visite e protocolli sanitari sono continuati al Bambin Gesù e al Gemelli, a Roma. Dal maggio scorso, però, la lesione al cervello di Ginevra, la bambina di 7 anni che vive con i genitori e la sorellina a Melito, è nuovamente aumentata ed ora bisogna intervenire radicalmente.

Le parole del padre

“Questa vittoria la aspettavamo da ben 5 anni – dice il papà – un percorso tortuoso, aberrante, a volte quasi impraticabile ma mai solo un momento ci siamo dati per sconfitti. Mai per un momento abbiamo pensato che la missione che mi ero prefissato, quella di far salvare mia figlia, era un pensiero di conforto psicologico per noi. Ci abbiamo sempre creduto. I professionisti che operano in questa struttura sono veri strumenti di Dio. Questa vittoria è nostra, è vostra, è della vita, perché vivere la vita specie per una bambina è una condizione che spetta di diritto. Voi, parte attiva, se non principale di questa battaglia vinta avete tutta la mia gratitudine, la mia stima, la mia riconoscenza, e ginevra pur essendo ancora in rianimazione come da routine. Ringrazia tutti voi.

La gratitudine della famiglia

Ha aperto gli occhi, ha chiamato stefania e noi abbiamo visto l’onnipotenza di dio che si è servito dei suoi strumenti più preziosi i medici che hanno operato Ginevra (straordinariamente il top della neurochirurgia mondiale ). Non saprei cosa dirvi, come sdebitarmi con tutti voi che avete permesso a Ginevra di arrivare ad hannover. Lei appena si riprenderà sicuramente ringrazierà tutti voi perché sa’ che voi ci avete sostenuto in tutto e per tutto e di conseguenza aspettatevi che vi chiamera’ zio e zia per tutta la vita. Con immensa gioia ed affetto”.

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