Campania, maltempo senza sosta: prorogata allerta meteo. Scuole chiuse domani?

Prorogata fino alle 14 di domani, 25 novembre, l’allerta meteo in vigore in Campania. A comunicarlo attraverso un comunicato stampa è la Protezione Civile. La decisione a seguito delle ultime previsioni meteo che tratteggiano uno scenario temporalesco anche nelle prossime ore.

Le zone interessate

L’allerta di colore arancione è valida per tutta la giornata di domenica fino a lunedì sulle zone 1 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana), 3 (Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini), 5 (Tusciano e Alto Sele), 6 (Piana del Sele, Alto Cilento), 8 (Basso Cilento). E’ gialla invece sul resto della Campania.

La proroga dell’allerta meteo fino a lunedì 25 novembre

La Protezione civile della Regione Campania, alla luce delle precipitazioni in atto e della saturazione dei suoli dovuta al perdurare delle piogge, ha prorogato la criticità fino alle 14 di domani stimando un rischio idrogeologico localizzato con codice colore Giallo. Si prevedono “residue precipitazioni anche a possibile carattere di moderato rovescio o isolato temporale”. La Protezione civile della Regione Campania raccomanda alle autorità competenti di tenere conto dell’allerta Arancione attualmente vigente su buona parte della Campania. Raccomanda altresì di mantenere attive tutte le misure necessarie per prevenire e contrastare i fenomeni attesi.

Allerta meteo, scuole chiuse a Napoli?

In virtù di questa proproga, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sta valutando se sospendere le lezioni scolastiche per la mattina del lunedì, 24 novembre. Nelle prossime ore il primo cittadino del capoluogo campano scioglierà la riserva. Attualmente hanno adottato un’ordinanza di chiusura diversi comuni della provincia di Catanzaro, nonché del Savonese e i sindaci di Alba e Acqui Terme. Andrà verificata anche l’agibilità di diversi istituti scolastici alla luce degli allagamenti e delle inondazioni che hanno colpito diverse zone della Campania in queste ore.

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