Rula Jebreal sarà tra le co-conduttrici della prima serata del Festival di Sanremo 2020 condotto da Amadeus. E’ una giornalista e scrittrice di origini palestinesi, ha cittadinanza italiana e israeliana. Scopriamo alcune curiosità: età, altezza e carriera, figli.
Rula Jebreal, età e altezza
Rula Jebreal nasce a Haifa, in Israele, il 24 aprile 1973. La sua età è dunque di 46 anni. La sua altezza, invece, è pari a 172 cm.
Rula Jebreal, vita privata e figli
Della sua vita privata sappiamo che suo padre è Othman Jebreal, un commerciante e imam sufi di Gerusalemme Est, nato in Nigeria e con ascendenze nigeriane e arabo palestinesi, ed è guardiano della moschea al-Aqsa.
Sua madre, Zakia, si è invece suicidata annegandosi in mare, quando Rula aveva 5 anni. La donna aveva infatti subito gravi abusi durante la sua infanzia. Da quel momento la Jebreal, insieme a sua sorella Rania, viene portata in un collegio di Gerusalemme. Qui fa la conoscenza della fondatrice, Hind al-Husseini, che considera una maestra di vita e una seconda madre.
Nel 1993 ottiene una borsa di studio dal governo italiano, che le consente di studiare fisioterapia all’Università di Bologna. Trasferitasi nel nostro paese, consegue dunque la laurea, e una volta terminati gli studi, da ufficialmente il via alla sua carriera. La giornalista ha anche una figlia, Miral, nata dall’amore con l’artista Davide Rivalta. Nel 2013, invece, sposa il banchiere americano Arthur Altschul Jr. Tuttavia il matrimonio finisce tre anni più tardi.
La carriera
La carriera di Rula Jebreal inizia nel 1997, quando comincia a lavorare per Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione. Qui si occupa di cronaca cittadina e di temi sociali.
La svolta arriva due anni più tardi, quando la giornalista passa alla politica estera, occupandosi in particolare dei conflitti mediorientali. Nel 2003 inizia a curare la rassegna stampa dei quotidiani in lingua araba per La7, collaborando anche per Il Messaggero, come editorialista di politica estera. Alle fine dello stesso anno le viene affidata la conduzione dell’edizione notturna del TG della rete.
Nel 2005 la troviamo invece alla conduzione di Pianeta 7, e nello stesso anno vince il Premio Ischia internazionale di giornalismo per la televisione nella sezione giovani. Pochi mesi dopo, nel 2006, Rula finisce al centro dell’attenzione, per aver ricevuto affermazioni razziste da parte del ministro Roberto Calderoli. Sempre nel 2006, diventa co-conduttrice di Annozero, dove affianca Michele Santoro.
La carriera di Rula Jebreal vanta anche ben due romanzi: La strada dei fiori di Miral, pubblicato nel 2004, dal quale è stato tratto anche un film, e La sposa di Assuan, che ha visto la luce nel 2005.
Nel 2007 pubblica invece saggio Divieto di soggiorno, contenente delle interviste con degli immigrati in Italia. Due anni più tardi, la troviamo alla conduzione di un programma tv in Egitto, dove intervista alcuni personaggi del posto. Nel 2013, invece, Rula, conduce, al fianco di Michele Cucuzza, il programma Mission – Il mondo che il mondo non vuole vedere. La trasmissione è stata oggetto di numerose critiche, ed è stata realizzata in collaborazione con l’UNHCR e INTERSOS. Nel corso delle due puntate, è stato raccontato il viaggio di alcuni personaggi famosi in zone del mondo dove sono presenti i rifugiati. Nel 2017 Rula diventa una delle sette donne di maggiore successo omaggiate da Yvonne Sciò nel suo documentario Seven Women.
Sanremo 2020
In occasione della prima serata di Sanremo 2020, ha commosso tutti i telespettatori con un appassionato monologo riguardante la violenza sulle donne. Il suo discorso racconta anche della storia di sua mamma, morta suicida dopo aver subito diversi stupri. Alla stesura del testo ha partecipato anche la giornalista Selvaggia Lucarelli, da sempre attiva sul fronte dei femminicidi e delle violenze di genere.