Nella tasche un Rolex e una catenina d’oro. Ugo Russo, prima di morire, aveva commesso un’altra rapina. Dopo aver messo a segno un colpo, aveva preso di mira il carabiniere 23enne e la fidanzata lungo via Orsini.
Ugo Russo aveva già colpito
Non era dunque una bravata. Il 15enne morto dopo una sparatoria aveva già deciso di delinquere. Non si conosce l’identità della precedente vittima del giovane. Ma nelle tasche del suo jeans sono stati trovati un orologio di valore e un monile, frutto di un colpo precedente sempre commesso con una pistola finta priva di tappo rosso. Poco dopo, Ugo avrebbe tentato di scippare il militare dell’Arma in borghese, prima di essere raggiunto da almeno due colpi di pistola.
La Procura: “Omicidio volontario del carabiniere”
Intanto la Procura di Napoli ha iscritto il carabiniere nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario. Secondo l’accusa, è plausibile l’ipotesi che il 23enne abbia ucciso intenzionale il ragazzo e non abbia semplicemente ecceduto nella legittima difesa. Del resto, il complice 17enne di Ugo ha raccontato agli investigatori che il carabiniere avrebbe finto di consegnare l’orologio e poi avrebbe estratto l’arma colpendo il rapinatore mentre cercava di scappare alle spalle. Questa ricostruzione cozza con quella fornita dal militare, che ha invece dichiarato di essersi qualificato e di aver sparato per difesa.