Reddito di cittadinanza. Il RdC sta entrando in una nuova fase. I comuni nelle ultime ore stanno contattando tutti i legittimi beneficiari del RdC per le convocazioni. La legge, infatti, che disciplina la misura di sostegno al reddito voluta dal Movimento 5 Stelle prevede che il sussidio sia condizionato a percorsi di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. Senza accettare il lavoro i legittimi beneficiari potranno dire addio al sussidio.
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Reddito di cittadinanza, lavori di pubblica utilità ora obbligatori quasi per tutti
Tutte le persone occupabili che percepiscono il reddito di cittadinanza, infatti, potranno ora essere impiegate per i lavori di pubblica utilità presso il Comune di residenza. Ad annunciarlo, via Facebook, è stato Luigi di Maio, capo politico del MoVimento 5 Stelle, attuale ministro degli Esteri ed in precedenza ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.
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Lavorare per il Comune 8 ore settimanali, ecco cosa si farà
Il leader M5S, sempre via social, ha spiegato che lavorare per il comune, otto ore settimanali, significherà fare lavori di piccola manutenzione, togliere graffiti dagli edifici pubblici, pulire i giardini, ed anche aiutare gli anziani nelle mansioni quotidiane.
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Reddito di cittadinanza, i casi di esonero per i lavori di pubblica utilità
Sono però esonerati dall’obbligo relativo ai lavori di pubblica utilità gli studenti, i percettori di pensione di cittadinanza, le persone con disabilità, gli over 65, i familiari che hanno in cura disabili o bambini piccoli e, tra gli altri, pure i lavoratori autonomi con reddito da lavoro superiore ai 4.800 euro, ed i dipendenti con reddito da lavoro sopra i 8.145 euro in accordo con quanto è stato riportato dal Sole24Ore.
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RdC, i dati
Ai primi di gennaio del 2020, sono 1,6 milioni i nuclei familiari che hanno presentato domanda all’Inps per il reddito di cittadinanza. Poco più di un milione, sono quelle che sono state accolte, mentre 88 mila sono in lavorazione e, 457 mila sono state respinte. Sono questi i dati diffusi lo scorso 20 gennaio dall’Osservatorio mensile dell’Inps. Le famiglie beneficiarie del reddito sono 916 mila, mentre quelle che percepiscono la pensione di cittadinanza 126 mila. In totale sono 1milione e 41 mila i nuclei familiari e oltre 2,5 milioni di persone coinvolte nel sussidio.