Decreto Governo Emergenza Coronavirus, da oggi scuole chiuse: Dpcm 04/03/2020

Decreto del governo. Pubblichiamo il testo del Dpcm, firmato dal Presidente del Consiglio Ministri, e pubblicato in GU del 04.03.2020 n. 55, contenente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

Scuole chiuse

Oltre alla sospensione delle attività didattiche da oggi 5 al 15 marzo in tutta Italia, il decreto del governo prevede misure restrittive che vanno dallo sport alle carceri agli ambienti di lavoro, dettando le norme igieniche a cui attenersi e le regole della quarantena.

Decreto del governo Conte

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

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Gli eventi e le competizioni sportive saranno consentiti solo senza pubblico, ad eccezione della zona rossa, dove continueranno a essere vietate completamente. Si potrà fare sport nelle palestre, nelle piscine e nei centri sportivi a patto che sia possibile consentire una distanza personale di almeno un metro.

Lo stesso vale per «le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali»: sono consentiti solo quelli che permettono di mantenere tra le persone la distanza di sicurezza di un metro.

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