Mascherine, quali usare e quali no per il Coronavirus

Un ambiguo volantino distribuito da una società di formazione piemontese e rilanciato da una sede del Ministero degli Interni ha fatto una enorme confusione sull’uso delle mascherine con e senza valvole.

Le informazioni non sono precise tanto che la società a quanto riporta un noto quotidiano perderà l’accreditamento regionale.

Il tema cardine del discorso è l’utilità delle valvole ovvero dei congegni tondi di plastica che sono al centro di alcune mascherine. La società piemontese voleva chiarire una cosa ma ha creato solo un pasticcio: le valvole delle mascherine funzionano, o meglio sono testate, per l’aria che entra ma non per quella che esce. Se io sono malato, insomma, dalla valvola potrebbe uscire la mia aria e perciò posso infettare. Usiamo il condizionale perché ogni marca utilizza una tecnologia diversa e delle diverse membrane.

L’unica certezza che abbiamo è che le mascherine con valvola rispettano la norma che impone loro di non far entrare particelle non di non farle uscire. Da qui però a dire, come hanno fatto loro, che sono preferibili quelle chirurgiche o peggio ancora quelle fatte in casa è un passaggio molto azzardato.

Coronavirus, le mascherine con le valvole

Partiamo dall’inizio. Le mascherine infatti si dividono in due grandi famiglie: mascherine propriamente dette e respiratori. Questi ultimi a loro volta si dividono tra quelli con valvola e quelli senza valvola e a seconda del livello di filtrazione dell’aria hanno una sigla (FFP1, FFP2, FFP3).

Le mascherine chirurgiche proteggono chi le indossa e chi sta di fronte a chi le indossa allo stesso modo. Tanto che i medici le usano soprattuto per non infettare gli ammalati e per non sputacchiare mentre operano.

I respiratori FFP1, FFP2, FFP3 senza valvola (ripetiamo SENZA VALVOLA) hanno un grado di protezione maggiore rispetto alle chirurgiche dal 78% al 98%. Però anche queste assicurano tali percentuali per chi le indossa non per chi sta accanto a chi le indossa.

I respiratori FFP1, FFP2, FFP3 con valvola (ripetiamo CON VALVOLA) proteggono chi le indossa ma non chi sta vicino a chi le indossa per questo non servono a molto per non contagiare. Dalla valvola l’aria infetta potrebbe fuoriescire lo stesso. Questo però dipende molto da come sono costruite: in ogni caso quasi tutte hanno una membrana che quando si espira si apre e quando si inspira si chiude. Capirete che quando buttiamo fuori aria e la membrana di apre potrebbero fuoriuscire virus e batteri. Per questo sono sconsigliate per i malati e gli infetti.

Le mascherine fatte in casa

Il foglio della società piemontese poi parla addirittura di mascherine fatte in casa. Una cosa abbastanza assurda perché le mascherine fatte in casa non rispettano nessuna norma e possono variare a seconda di come sono state costruite e con quali materiali. Non è che basta una stoffa impermeabile non certificata per bloccare un virus che, ci preme ricordarlo, è di dimensioni infinitesimali.

L’unica cosa certa é che nessun tipo di maschera può preservare un individuo dall’infezione e perciò l’unico vero rimedio per prevenire è quello di stare distanti almeno un metro dalle persone.

Per quanto riguarda invece le persone che lavorano a contatto con il pubblico è certo preferibile che si utilizzino respiratori FFP2 o FFP3 senza valvola o mascherine chirurgiche (che però funzionano meno) perchè far fuoriuscire l’aria dalla valvola espone a più rischi. A patto però che la mascherina venga cambiata più volte durante la giornata e copra anche il naso. Una mascherina umida o danneggiata è inutile.

Questo però non significa che usare le mascherine con valvola è nocivo negli ambienti di lavoro se tutti utilizzano le medesime. Perché se il collega indossa quella con valvola ed io invece quella chirurgica succede che i io proteggo lui da me e lui si protegge da me ma io non sono affatto protetto da lui.

Qualcuno si chiederà allora a cosa servono queste valvole! I respiratori con valvole, sono stati creati per proteggere i lavoratori da quello che respirano ma non per proteggere il prossimo dai lavoratori. Sono state fatte per chi pittura, chi sta in miniera, chi deve insomma evitare di respirare sostanze nocive. Servono a garantire una migliore respirazione ed una migliore protezione oltre ad una questione di praticità come per esempio evitare che si appannino lenti o occhiali. Respirare per ore senza una valvola è più difficile e complicato e soprattuto senza la valvola la maschera si inumidisce ben presto e allenta la sua funzione. Per questo le maschere hanno le valvole!

Le mascherine per chi è contagiato

Speriamo di aver fatto chiarezza ma ribadiamo ancora una volta che le mascherine non sono al momento consigliate dalle autorità per nessun soggetto sano e sono consigliate solo a chi pensa di essere malato mentre l’utilizzo di quelle con valvola è consigliato solo al personale sanitario che deve essere protetto ma non deve (presumendo che sia sano e abbia contatto con persone già infette) proteggere il prossimo da se stesso.

La misura migliore di prevenzione però resta lo stare a casa.

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