La clorochina può curare il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19? La sperimentazione era partita da Marsiglia e c’è chi, come il governatore di New York, ne ha comprate 800mila dosi. Ma le evidenze scientifiche sull’efficacia, spiega oggi il Corriere della Sera, non ci sono.
Che cos’è
La clorochina è un farmaco utilizzato per la prevenzione e nel trattamento della malaria. Presenta attività come inibitore dell’eme-polimerasi. Recentemente è stato dimostrato che la Clorochina è in grado d’interagire con l’enzima lattato deidrogenasi del plasmodio.
La capacità della Clorochina di legare sia l’eme che la lattato-deidrogenasi fa in modo che il farmaco sia tossico principalmente per il parassita. È stata per lungo tempo il medicamento principale nella profilassichemioterapica della malaria; attualmente il suo impiego è limitato, essendo stato riscontrato negli ultimi anni un crescente numero di ceppi resistenti, specie nel Plasmodium falciparum, mentre ritiene ancora la sua attività contro il Plasmodium vivax, Plasmodium ovale, Plasmodium malariae e per i ceppi Plasmodium falciparum sensibili al principio attivo.
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Effetti collaterali
Gli effetti collaterali della clorochina comprendono reazioni neuromuscolari, gastrointestinali, cerebrali, cutanee, oculari, uditive, cardiovascolari (rare) ed ematiche.
- Convulsioni.
- Sordità o acufene.
- Nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e anoressia.
- Cefalea lieve e transitoria.
- Prurito, cambiamenti di colore della pelle, perdita dei capelli, ed eruzioni cutanee.
Clorochina e Coronavirus
Dall’inizio di marzo a oggi non sono arrivate nuove evidenze scientifiche che provino l’efficacia della clorochina contro il Covid-19, e in Italia l’Aifa (agenzia del farmaco) ha chiarito che l’uso sperimentale del farmaco è consentito solo in casi ristretti e in ambito ospedaliero, eppure si è scatenata una caccia alla clorochina che sta provocando penuria nelle farmacie e disagi ai pazienti che la usano da anni per altre malattie.
Coronavirus, Aifa autorizza sperimentazione della clorochina
In fase di sperimentazione per valutare un eventuale effetto profilattico su personale medico, la clorochina o idrossiclorochina – su cui molti scienziati hanno espresso dubbi e perplessità – sarà sperimentata anche in Italia. “L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato, oggi 10 aprile 2020, una nuova sperimentazione clinica – che si aggiunge alle 7 già in corso – per valutare l’efficacia dell’idrossiclorochina, rispetto allo standard di cura, per il trattamento domiciliare di pazienti che presentano – si legge sul sito dell’Aifa – un quadro clinico lieve di Covid-19 e che si trovano in isolamento domiciliare”.