Strazio a Marano per il poliziotto morto. Su WhatsApp il figlioletto prima del lavoro: “Ti amo, papà”

Era attaccatissimo alla famiglia Lino Apicella, il poliziotto di Marano morto a Napoli dopo un inseguimento con un gruppo di malviventi. Il 37enne aveva due figli, un bambino di 5 anni, Thiago, e una figlia, Cataleya, nata sei mesi fa. La sua bacheca Facebook pullula di messaggi, foto e dediche rivolte alla sua famiglia.

Poliziotto morto a Napoli, lutto anche a Marano: i messaggi del figlio

L’ultimo video pubblicato è del 23 aprile, Lino appare in un filmato dove gioca con sua figlia. A tenere lo smartphone in mano è, presumibilmente, la moglie. Il poliziotto affonda la testa nella pancia della bimba per farla sorridere. Sono i momenti di intimità che l’agente del Commissariato di Secondigliano convidideva con i suoi familiari in questo momento difficile, segnato dal lockdown per l’emergenza coronavirus.

Salta all’occhio, tra gli ultimi post, anche una foto del 22 aprile, dove il piccolo Thiago abbraccia la sorellina, Cataleya. E infine uno del 12 aprile, forse il più commovente, pensando a quello che è successo nella notte del 26 aprile: è lo screenshot di una conversazione WhatsApp. «Prima di andare a lavorare – si legge – mio figlio corre e mi dice ‘papà leggi il messaggio che ti ho inviato’». Nello screen si legge “ti amo papà”. Uno scorcio di vita familiare che rende ancora più straziante il dolore della famiglia Apicella.

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