Scarcerato Patrizio Bosti, storico boss del Rione Amicizia nonché uno dei capoclan dell’Alleanza di Secondigliano. Il 62enne è tornato in libertà. Avrebbe dovuto uscire dal carcere nel 2023, ma è stato scarcerato con tre anni di anticipo.
Patrizio Bosti torna in libertà: l’Alleanza di Secondigliano più forte
Il boss ha lasciato un paio di giorni fa il carcere di Parma dov’era detenuto in regime di 41 bis. Avrebbe ottenuto anche un risarcimento da 2.600 euro per il “trattamento inumato” ricevuto in galera, per il sovraffollamento e le carenze igieniche. Dovrà scontare altri 9 anni in libertà vigilata. Ma così potrà fare ritorno a casa. Forze dell’ordine e Procure sono preoccupate che il suo rientro possa rafforzare il potere dell’Alleanza di Secondigliano e dare nuova linfa agli affari criminali nell’area nord di Napoli.
L’arresto risale al 2008. Bosti, detto ‘O Patrizio, fu acciuffato dai carabinieri a Girona, in Spagna, dopo tre anni di latitanza. La scarcerazione in anticipo è arrivata ai sensi della legge Gozzini ma anche della norma, introdotta nel 2014, che prevede ulteriori benefici per i detenuti che hanno subito un trattamento in carcere non in linea con l’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e ritenuto “inumano e degradante”.
Complessivamente ha scontato 30 anni di reclusione per associazione a delinquere, estorsione, concorso in omicidio e altri reati con l’aggravante mafiosa. E’ considerato uno dei capi dell’Alleanza di Secondigliano, il cartello camorristico che riunisce i clan Mallardo, Licciardi e Contini.