Il 22 maggio si festeggia Santa Rita. Santa Rita è patrona di Napoli, delle donne sposate infelicemente, dei casi disperati e apparentemente impossibili e protettrice dei serigrafi.
E’ stata una religiosa italiana del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena. Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628, è stata proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.
Santa Rita e i casi impossibili
I credenti suoi devoti la chiamano “santa degli impossibili”, perché dal giorno della sua morte sarebbe “scesa” al fianco dei più bisognosi, realizzando per loro miracoli prodigiosi, eventi altrimenti ritenuti irrealizzabili. La devozione popolare cattolica per santa Rita è tuttora una delle più diffuse al mondo e, fin dal 1600 e per opera degli agostiniani, è particolarmente radicata, oltre che in Italia, in Spagna, Portogallo e America Latina. Con la riforma dell’anno liturgico del Martirologio Romano, il 22 maggio, sua festività, è diventata memoria.
La storia
È considerata la santa degli impossibili anche perché si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Nata a Roccaporena nel 1381, figlia unica, Margherita Lotti coltivava fin da giovane il sogno di consacrarsi a Dio, ma fu destinata al matrimonio con un uomo violento. La pazienza e l’amore di Rita lo cambiò, ma alla fine la sua vita fu spezzata nella violenza. Morti anche i due figli di malattia, Rita, che convinse la famiglia del marito a non vendicarsi, decise di seguire il desiderio giovanile entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia. Morì nel 1447 (o forse nel 1457).
Oggi a Cascia la Messa solenne è stata presieduta dal cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi ma celebrazioni sono in programma in ogni parte del mondo.
Tradizionalmente la figura di santa Rita è collegata al dono di una rosa. Particolare che si spiega con un episodio della sua vita, quando ormai prossima alla morte era costretta a letto e si nutriva pochissimo. Ricevendo la visita di una parente le chiese una rosa dall’orto. La visitatrice obiettò che si era in pieno inverno ma Rita insistette. Così rientrata a casa la parente, con grande stupore, trovò una bella rosa che colse portandola alla santa la quale la consegnò alle consorelle.