Incubo coronavirus, nuova “zona rossa” al sud Italia: la regione ordina chiusura

palmi zona rossa

Calabria. Esplode focolaio in città, il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, istituisce la zona rossa. “A Palmi (Reggio Calabria) – si legge nell’ordinanza – precisamente nei quartieri dell’area costiera Pietrenere-Tonnara-Scinà, da oggi e fino alle ore 14 di venerdì prossimo 26 giugno è disposto il divieto di allontanamento da parte di tutte persone residenti e il divieto di accesso a causa dei nuovi casi positivi al Coronavirus”.

Palmi, focolaio in città: scatta ordinanza di chiusura

L’ordinanza è motivata dal fatto che, come si legge nel corpo del provvedimento, “il 21 giugno la Commissione straordinaria prefettizia dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha comunicato che, fino alla mezzanotte del 20 giugno, sono stati già individuati otto soggetti positivi a Covid-19 presso il Comune di Palmi, residenti precisamente nei quartieri, tra loro adiacenti, Pietrenere-Tonnara-Scinà”.

Il nuovo focolaio, esploso negli ultimi 3 giorni, è derivante da due soggetti Sars-CoV-2 positivi, rientrati in Calabria e provenienti da altre Regioni, per il quale il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp ha in atto ulteriori accertamenti.

Consentiti solo gli spostamenti essenziali, negozi chiusi

L’ordinanza di Santelli prevede che nei quartieri Pietrenere-Tonnara-Scina di Palmi, sempre fino alle ore 14 del 26 giugno “sono consentiti unicamente gli spostamenti ritenuti essenziali” e “sono sospese tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute ‘essenziali'”. Resta invece “salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato per gli operatori sanitari e socio-sanitari, forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco”.

Nell’area individuata, infine, “è disposto – si legge nell’ordinanza del presidente – il potenziamento dell’attività di individuazione di eventuali altri soggetti positivi asintomatici e, al contempo, di valutare la reale incidenza della patologia nell’ambito dell’area di attuale diffusione del contagio, anche mediante l’installazione di una tensostruttura ove effettuare a cura dell’Azienda sanitaria provinciale competente test diagnostici a favore di soggetti che segnalino eventuale sintomatologia”.

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