Brutto risveglio alle luci dell’alba per Silvia Provvedi, cantante de Le Donatella ed ex concorrente del Grande Fratello Vip. Il fidanzato Giorgio De Stefano, all’anagrafe con il cognome della madre Giorgio Sibio Condello, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione di Polizia, scattata all’alba nei confronti di capi e gregari delle storiche cosche della ‘Ndrangheta De Stefano-Tegano e Libri, operanti a Reggio Calabria. Il blitz di questa mattina si è concentrato anche nelle città di Milano, Como, Napoli, Pesaro Urbino e Roma.
Chi è Giorgio De Stefano
Giorgio De Stefano è uno dei 21 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di affiliati e capi storici delle potenti cosche di ‘ndrangheta De Stefano–Tegano e Libri, entrambe attive a Reggio. Le accuse comprendono (a vario titolo) associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, estorsioni a imprenditori e commercianti. Il tutto con l’aggravante dal metodo e dalla agevolazione mafiosa.
Gli uomini della Squadra mobile di Reggio hanno chiamato l’operazione “Malefix”, proprio come il soprannome che Silvia Provvedi aveva dato al suo uomo, dal quale ha avuto una bambina nata pochi giorni fa a Milano. “Posso dire di essermi fidanzata. Sto vivendo un bel momento e spero sia quello giusto – aveva dichiarato di recente la cantante, reduce da una relazione tormentata con Fabrizio Corona – È l’uomo che mi ha donato il sole”.
Giorgio De Stefano, biografia
Giorgio De Stefano era il figlio del boss Paolo De Stefano, ucciso nel 1985 dagli uomini di Antonino “nano feroce” Imerti, che diede il via alla seconda guerra di mafia nel reggino. Prima ha assunto il cognome della madre Sibio Condello, poi recentemente è tornato ad usare il cognome del padre. “La famiglia di Archi, quartiere di Reggio Calabria – scriveva Il Corriere della Sera – a Milano ha sempre avuto una seconda casa grazie al rapporto (anche familiare) con il sanguinario boss Franco Coco Trovato.
Giorgio de Stefano: il figlio del boss Paolo De Stefano
Paolo De Stefano è ritenuto “uno dei protagonisti del cambiamento della ‘ndrangheta da fenomeno rurale a fenomeno imprenditoriale”. Non sorprende, quindi, che il figlio Giorgio sia stato inviato al nord ad allargare le possibilità di business del gruppo, a partire dai ristoranti della catena “Oro” di Milano, molto frequentati da calciatori e vip, su cui ora si stanno concentrando le indagini della Direzione distrettuale antimafia.