Il corpicino di Gioele forse martoriato da animali selvatici: chi è l’uomo che ha ritrovato i resti umani

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Al 99% i resti umani ritrovati intorno alle ore 12.10 pare appartengono al piccolo Gioele Mondello. La certezza si avrà nelle prossime ore dopo l’esame del Dna. Tra le ipotesi in campo anche quella che i resti possano essere stati trascinati da animali sul luogo del ritrovamento recentemente. In corso ulteriori accertamenti, ma solo l’esame del dna potrà confermare con certezza se si tratta del piccolo Gioele.

Chi è l’uomo che ha trovato i resti umani

Una segnalazione di un volontario che mercoledì 19 agosto mattina ha partecipato alle ricerche di Gioele Mondello, il bambino di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, poi trovata morta, ha portato al ritrovamento di alcuni resti ossei, compatibili con quelli dal piccolo. Fonti investigative confermano al Corriere che si tratta di un «tronco e una parte di femore compatibili con quello di un bimbo di 4 anni».

A trovare i resti, il 55enne Giuseppe Di Bello, un carabiniere in congedo residente a Capo D’Orlando. L’uomo stava partecipando alla “battuta” di ricerche con un centinaio di volontari organizzata da Daniele Mondello, che ha ribadito di non credere che la moglie abbia ucciso il bambino. “E’ stato un dono di Dio” ha risposto a chi gli chiedeva come abbia fatto a trovare il corpo che da giorni si stava cercando. “L’ho trovato dove gli altri non lo hanno cercato“, ha aggiunto Di Bello, spiegando di aver fatto il ritrovamento alle 10.28 e che il corpicino era “straziato da animali selvatici”.

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