Questo signore nelle foto forse non lo riconoscete. Sta per diventare l’uomo più famoso e potente del mondo. E’ Joe Biden. In questo scatto sta giurando per diventare senatore: aveva 30 anni. Uno dei più giovani di sempre ad essere eletto. Doveva essere felice ma non lo era. Se guardate infatti meglio la foto c’è un bimbo in un letto di ospedale. È suo figlio.
Pochi giorni prima, il 18 dicembre, la moglie Neilia e la figlia Naomi, che aveva appena un anno, erano morte in un incidente stradale nel quale rimasero feriti gli altri due figli: Beau e Hunter.
Così Biden si ritrovò ad essere un giovane senatore padre single di due bambini. Voleva rinunciare alla carica ma non lo fece. Però non voleva lasciare i suoi figli neanche per un minuto. Così gli permisero di giurare in ospedale.
Non è la sola tragedia che ha avuto. Molti anni dopo nel 2015, il suo primogenito, che nel frattempo era divenuto un brillante avvocato, morì per un tumore al cervello. Del primo matrimonio gli resta solo Hunter Biden spesso al centro di scandali e polemiche.
Nel frattempo erano successe molte cose. Aveva sconfitto la balbuzie che da piccolo gli aveva creato non pochi problemi. Nel 1976 aveva conosciuto con un appuntamento al buio la sua attuale moglie Jill Jacobs: il suo vero cognome però era Giacoppa, prima che il padre, figlio di un siciliano immigrato, lo “americanizzasse”.
Nel 1988 si candidò alle primarie. Era stato sempre riconfermato senatore e pensava di farcela. Purtroppo per lui copiò un discorso e per questo dovette rinunciare alla corsa. Alcune settimane dopo essersi ritirato si iniziò a preoccupare per una cosa che lo infastidiva da qualche tempo ma a cui, preso dalla campagna elettorale, non aveva dato peso: un tremendo mal di testa. Scoprì di avere un aneurisma e fu così vicino alla morte da ricevere l’estrema unzione.
Si riprese e stette bene. Si ricandidò alle primarie nel 2008. Perse. Divenne un volto amico e affidabile per Obama che lo nominò Vice Presidente. Già molto noto negli Stati Uniti divenne ancora più famoso per alcune sue gaffe che continua a macinare a ritmo incessante.
A 77 anni, 47 dei quali dedicati alla politica, è divenuto (forse) Presidente.