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Campania, stop alla vendita d’asporto per i bar: dopo le 18 niente più caffé con gli amici

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Duro colpo per i bar, le vinerie e le caffetterie. Da domani, 16 gennaio, scatta infatti il nuovo divieto valido in tutta Italia che proibisce la vendita d’asporto dopo le 18. E’ questa la misura introdotta dall’ultimo Dpcm del Governo per frenare i rischi di diffusione del contagio legati alla movida.

Stop alla vendita d’asporto per bar, vinerie e caffetterie dopo le 18

Da domani non sarà dunque più possibile recarsi all’esterno di un bar e consumare un caffé o una birra in piedi, come siamo stati abituati a fare negli ultimi mesi. E’ una restrizione durissima, prevista dal nuovo provvedimento governativo in fase di approvazione. Il divieto entrerà in vigore in qualsiasi fascia di rischio (gialla, rossa e arancione) per tutte quelle attività commerciali che hanno ammortizzato negli ultimi mesi le perdita derivanti dalle chiusure con l’asporto e il delivery. Difficile tra l’altro immaginare che bar e vinerie possano vivere di consegna a domicilio dopo le 18, vista la natura dei prodotti serviti alla clientela.

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La bozza del Dpcm in circolazione non ha esteso invece la misura ai ristoranti e alle pizzerie che invece, in zona gialla, fino alle 18, potranno regolarmente servire ai tavoli e dopo le 18 erogare sia servizi di consegna a domicilio e d’asporto. Una deroga rispetto ai bar che però non ha frenato i malumori e la rabbia dei commercianti di categoria, protagonisti di una singolare protesta dal nome “IoApro”, che porterà questa sera molti ristoratori a restare aperti al pubblico anche dopo le 18 in violazione delle disposizioni normative.

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