Scuole a rischio chiusura. C’è agitazione a Palazzo Santa Lucia. Il governatore Vincenzo De Luca è preoccupato dall’impennata dei contagi tra gli studenti. Teme che l’indice RT schizzi di nuovo in alto portando l’intera regione in zona arancione. Da qui l’ipotesi di una nuova stretta.
De Luca, in arrivo stretta sulle scuole
Con il suo entourage, lo “sceriffo” sarebbe a lavoro per una nuova ordinanza a prova di Tar. Un provvedimento in grado di rimbalzare tutti i ricorsi che nelle ultime settimane hanno inondato la giustizia amministrativa. La nuova stretta – riferisce Il Mattino – potrebbe arrivare già domani. De Luca teme che la situazione dei contagi possa sfuggire di mano. Purtroppo i dati sulla scuola dell’Asl Napoli 1 e Napoli 2 Nord – nel vesuviano e nel giuglianese – continuano a mostrare un andamento in salita. La scuola secondaria di primo grado ormai ha superato il 12 per cento dei positivi in appena otto giorni in presenza (è iniziata lunedì 25 gennaio).
Quando la nuova ordinanza
Il nuovo provvedimento potrebbe arrivare già domani. De Luca, già furioso in occasione dell’ultima diretta di venerdì scorso, sa che ogni minuto perso è prezioso. Il governatore campano è pronto a fermare la didattica in presenza, anzitutto alle superiori, poi dalla terza elementare alla terza media. In attesa dei nuovi dati, il blocco potrebbe durare una o due settimane. L’obiettivo di Palazzo Santa Lucia è di riportare la curva dei contaggi sotto il 5 % dei positivi come avvenuto a dicembre. Poi aggiungere gradualmente classe dopo classe, evitando riaperture in blocco come quelle delle ultime settimane.
La decisione definitiva arriverà domani sulla base dei dati forniti dall’Unità di Crisi. In “agguato” però ci sono i comitati dei genitori e i comitati No Dad. Sono circa sessanta i professionisti del coordinamento campano Scuole Aperte, spalleggiati dagli avvocati di Pillole di Ottimismo, che hanno permesso la riapertura immediata delle scuole elementari e medie e poi delle superiori, e che si dicono pronti a portare avanti la propria battaglia per le lezioni in presenza contro ogni nuovo provvedimento regionale.