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Dpcm, restrizioni fino a Pasqua: cosa cambia

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Il sistema a fasce che divide l’Italia a colori sarà mantenuto e le eventuali chiusure saranno eseguite dal lunedì e non dalla domenica. Lo ha confermato la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini durante il vertice in corso tra governo ed enti locali.

Il sistema dei parametri, quelli che definiscono i colori delle regioni italiane, “si può affinare, ma probabilmente non con il decreto in arrivo, ci vorrà un tavolo tecnico”, dice la Gelmini. ” In ogni caso, per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì” ha spiegato la ministra.

Parlando con i rappresentanti delle Regioni la ministra ha poi spiegato che “il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid i e contiamo di avervi avere nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm: per l’esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita”.

Finora il governo ha scongiurato l’ipotesi di un lockdown generalizzato, e “questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi”, conclude la Gelmini.

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Restrizioni a Pasqua

Il ministro Speranza ha chiarito ieri al Senato che le misure non si possono allentare e che il nuovo provvedimento del governo avrà la durata di un mese, dal 6 marzo al 6 aprile.

Le restrizioni riguarderanno quindi anche Pasqua e Pasquetta, che quest’anno cadranno di domenica 4 aprile e lunedì 5 aprile. “Non possiamo allentare le misure, non ci sono le condizioni epidemiologiche”, ha detto Speranza a Camera e Senato. Le parole di Speranza fanno ipotizzare il mantenimento delle chiusure per cinema, teatri, palestre e piscine, in un quadro caratterizzato da 25 zone rosse distribuite in 5 regioni e dall’introduzione della zona arancione ‘rafforzata’. Domani dovrebbe esser presentata la bozza del Dpcm. Molti divieti dovrebbero essere confermati. Il divieto di spostamenti tra le regioni è già in vigore fino al 27 marzo, ma è probabile che venga esteso al 6 aprile.

Per ora è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e in questa definizione rientrano anche le seconde case. Ma nei territori che vengono definiti zona rossa questa possibilità verrà esclusa e comunque è probabile che lo spostamento continui ad essere ammesso solo per due persone più eventuali figli minori di 14 anni.

E’ probabile che rimarrà il divieto di apertura serale per bar e ristoranti. Rimarranno chiuse anche palestre, piscine, teatri e cinema. Possibili riaperture potrebbero essere autorizzate nelle regioni in cui l’incidenza del contagio è inferiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti (cosiddetta zona bianca). I ristori per le attività colpite dalle chiusure saranno definiti insieme alle restrizioni stesse, ma si farà in modo che arrivino ai beneficiari prima possibile.

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