Ha incantato il pubblico ieri sera Noemi, non solo per la sua voce ma anche per la sua nuova forma fisica. Un notevole dimagrimento per la cantante che si è presentata al Festival con la canzone “Glicine”.
“Mi intravedo, mi riconosco. Per capire chi fossi, e raggiungermi, ho dovuto tagliare il filo con il passato, tirare giù cattedrali e ricostruire la mia città. Non è stato facile”, le sue parole. La cantante è ripartita da zero con il suo nuovo corpo costruito lavorando con dieta e tanto esercizio fisico.
Noemi dimagrita
Noemi ha raccontato di aver preso questa decisione di dimagrire durante il lockdown. “Mi sono persa: buio, anestesia emotiva, non provavo più alcuna passione per me stessa – ha detto Noemi a Vanity Fair -. Anche la musica, perfino la musica che sempre mi aveva dato conforto, non sapevo più dove andarla a cercare, come farmi trovare. Più perdevo il controllo della mia vita, più mi sfuggiva anche il mio corpo. Ho toccato il fondo. Non sono una che ha mai voluto cambiarsi i connotati. Mi sono sempre accettata con i miei difetti. Ma a un certo punto quello che ero diventata fuori non mi rappresentava più. Mi guardavo e pensavo: “Tu non sei questa”. Dovevo fare ordine, e ora che c’è è tutto nuovo, come se avessi ricominciato, come se fossi nel mio giardino inesplorato e ogni filo d’erba è stupore che mi godo”.
“Non si dimagrisce perché la società ci vuole magri, ma perché tu lo vuoi. Io l’ho fatto perché in quell’altro corpo non mi sentivo più io. Così ho difeso il sogno che avevo di me. C’è morbidezza nella magrezza. E potenza nella fragilità – ha proseguito Noemi in gara al Festival di Sanremo 2021 -. E maternità anche se non sei madre. Conta chiudere gli occhi e ascoltarsi. E non accettare mai che qualcuno ti dica quando, se e come cambiare. Perché, se comunque sei non vai bene, allora vai bene in fondo solo se vai bene a te”.
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La dieta di Noemi
Tempo fa la cantante rivelò di aver utilizzato il metodo Tabata. Si tratta di un allenamento che si basa su un lavoro cardiovascolare anaerobico a elevata intensità. Inventato negli anni Novanta da uno scienziato nipponico, di nome Izumi Tabata, esso consiste nella ripetizione di un esercizio al massimo della potenza per un tot di tempo, alternando dai 15 ai 60 secondi di esercizio a 5-10 secondi di pausa, per circa otto round. Il percorso è stato possibile grazie ai consigli di un nutrizionista, che l’ha guidata in una corretta alimentazione e palestra. E con il supporto del marito Gabriele. Dunque alimentazione e allenamento.
“L’esordio è stato duro – ha detto Noemi -. Amo mangiare. Ero la classica tipa da hamburgerone a mezzanotte. Poi, man mano che entri in quel regime e nei vestiti in cui ti piace, e ti senti in ordine, la sciatteria, anche alimentare, la fuggi”.
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