La Campania è in zona rossa. Lo ha annunciato Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta del venerdì, durante la quale ha illustrato l’attuale situazione epidemiologica e informato i cittadini su come sta proseguendo la campagna dei vaccini.
Si attende solo l’ufficialità dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministro della Salute, Roberto Speranza, già in riunione per il report del monitoraggio settimanale. Se la Campania dovesse essere confermata nella fascia ad alto rischio di contagio, allora le regole finora osservate dai cittadini cambierebbero. Oltretutto con il nuovo dpcm, in vigore da domani e fino al 6 aprile, sono state aggiunte nuove misure restrittive. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Zona rossa: le regole
In zona rossa sono sospese tutte le attività didattiche, che si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta la possibilità di effettuare alcune attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per alunne e alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Spostamenti e visite ai parenti e amici
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita e all’interno degli stessi Comuni, salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori in zona rossa è consentito per raggiungere aree non soggette a restrizioni negli spostamenti o nei casi consentiti da necessità. Non è consentito fare visita ad amici e parenti.
Musei e attività sportiva
Sospeso l’accesso a mostre, musei e altri istituti o luoghi di cultura ad eccezione delle biblioteche. Sono sospesi tutti gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, club e in altri locali o spazi anche all’aperto. Sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso.
Bar, ristoranti e negozi
Chiuse tutte le attività commerciali, anche barbieri e parruchieri, eccetto i negozi di generi alimentari e di prima necessità. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia. Aperti anche i mercati solo per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e vivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Sospesi i servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri ospiti. È sempre consentita la vendita di bevande con consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 18 soltanto per i bar, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Consentito l’asporto fino alle 22 per enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande.