Emergenza Covid, in arrivo bonus fino a 4200 euro per imprese e partite Iva: i requisiti

E’ in dirittura d’arrivo il nuovo decreto Sostegni del Governo Draghi. Tra i bonus previsti anche un ristoro da 4mila e 200 euro per le imprese, i professionisti e le partite Iva in difficoltà.

Decreto Sostegni, in arrivo bonus da 4200 euro

Sono 32 i miliardi che l’Esecutivo è pronto a stanziare per ristorare tutte le attività commerciali piegate dalla crisi. Tra i nuovi contributi a fondo perduto, anche bonus che può arrivare fino a 4.200 euro di valore. La somma varia a seconda delle perdite sopporta dalla singola imprese, anche se il valore medio calcolato dal governo a favore dei beneficiari oscilla intorno a quella cifra Chiarimenti in merito sono arrivati dal sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon, che in un’intervista per Il Messaggero ha chiarito a chi è rivolto il bonus 4.200 euro, quali sono i requisiti per richiederlo e come si calcolano gli importi.

I parametri e le aliquote: come funziona

Il bonus da 4200 euro dovrebbe arrivare a partite Iva, imprese e professionisti. Se confermato, andrebbe a beneficio di almeno 2,8 milioni di lavoratori e imprese colpite dalla crisi. Cambiano i parametri di assegnazione, però. A differenza di quanto previsto dai decreti ristori del Governo Conte, in questa caso l’attribuzione del bonus non si basa sui codici Ateco di ciascuna attività commerciale, ma terrà conto del calo di fatturato registrato da ciascun lavoratore o impresa nel corso del 2020 rispetto all’anno precedente. Non sono ancora stabiliti gli importi definitivi. Tuttavia ciò che trapela dagli ambienti di Palazzo Chigi è che la misura si modulerà in relazione a tre diverse aliquote.

al 10%, per i ricavi dichiarati compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro;
al 15%, utilizzata per i ricavi dichiarati compresi tra 400.001 euro e 1 milione di euro;
al 20%, utilizzata per i ricavi dichiarati non superiori a 400.000 euro.

Se le aliquote venissero confermate, il calo di fatturato necessario per avere accesso al bonus è pari ad almeno 21 mila euro nel corso di tutto il 2020. In tal caso, infatti, scatterebbe l’aliquota del 20% e la richiesta di un ristoro equivalente a 4.200 euro. L’indennizzo, come ha spiegato Durigon, spetta a tutti i professionisti e le imprese che saranno in grado di dimostrare di aver subito perdite di fatturato pari ad almeno il 33% dei corrispettivi. Il calcolo, a differenza di quanto previsto in un primo momento, verrà effettuato su base annuale e non bimestrale.

Quando arriva il bonus e come fare

Restano alcuni nodi irrisolti relativi ai tempi e alle modalità. Il decreto dovrebbe vedere la luce entro la fine di questo mese e l’inizio di aprile. Ad accogliere le richieste di ristoro sarà la piattaforma Sogei. Potranno presentare istanza tutti potenziali beneficiari dovranno fare richiesta qualora in possesso dei requisiti sopra elencati e presentando tutta la documentazione necessaria per attestare le perdite subite e il fatturato dichiarato. Il contributo sarà erogato una tantum. Intanto il premier, Mario Draghi, ha confermato il rifinanziamento delle misure a favore delle fasce più deboli (reddito di cittadinanza ed emergenza).

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