Una speranza c’è. Nelle ultime ore prende spazio l’ipotesi di una Campania in zona arancione. I dati del contagio, infatti, nell’ultima settimana sono in calo. Nella giornata di oggi, alla luce del monitoraggio dell’ISS, si riunirà la cabina di regia del Governo che deciderà la nuova mappa del rischio in Italia.
Le regioni che passano in arancione. Campania in bilico
Al momento sono Lazio e Toscana le due regioni che dovrebbero tornare in arancione. La Lombardia, invece, resterà in rosso. La Campania resta invece in bilico. A preoccupare sono soprattutto i dati delle ospedalizzazioni, che documentano una pressione sulle strutture sanitarie in aumento. I bollettini dell’Unità di Crisi do questa settimana invece rilevano una flessione della curva epidemica rispetto alla settimana precedente.
Nella settimana 17-23 marzo è stato registrato «un lieve decremento dei nuovi casi (-4,8%)». Lo evidenzia l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. «Nel pieno della terza ondata – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si intravedono i primi segnali di miglioramento. Dopo quattro settimane consecutive si inverte il trend dei nuovi casi settimanali e si riduce l’incremento percentuale dei nuovi casi». «Per la maggior parte delle Regioni – spiega Cartabellotta a Il Mattino – è evidente la netta correlazione tra variazione percentuale dei nuovi casi e il colore delle Regioni di 3 settimane fa».
Infatti, nella maggior parte di quelle che erano in zona rossa o arancione o avevano comunque attuato rigorose restrizioni mirate, «la variazione percentuale dei nuovi casi è in riduzione. Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, nelle province autonome di Bolzano e Trento, Umbria – sottolinea il report -. Viceversa, lo stesso dato è in aumento in Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto, che 3 settimane fa erano in area gialla o bianca».
L’allarme però riguarda i ricoveri. «Nonostante la lieve flessione della curva dei contagi, peggiora la situazione sul versante ospedaliero – conclude il report -, anche perché la terza ondata è partita da un altopiano molto elevato di posti letto occupati. Infatti, a livello nazionale, entrambe le soglie di allerta di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (oltre il 40%) e in terapia intensiva (sopra il 30%) sono superate. Rispettivamente 43% e 39%».
Pasqua e Pasquetta in rosso
La zona arancione in Campania, qualora dovesse partire alla luce del monitoraggio dell’ISS, entrerebbe in vigore a partire da lunedì 29 marzo e durerebbe appena 5 giorni. Dal 3 aprile, infatti, fino al 6 aprile, scaterebbero le misure previste per il weekend di Pasqua, che trasformeranno tutta l’Italia in zona rossa. Ciò avverrà con modalità simili a quanto già sperimentato in occasione delle festività natalizie.
Cinque giorni però in cui riaprirebbero almeno i barbieri, i parrucchieri e i centri estetici, e durante i quali ci si potrà spostare liberamente entro i confini del proprio comune di residenza. Tutte ipotesi, al momento. Anche perché non è escluso che il governatore Vincenzo De Luca intervenga in quei giorni con un provvedimento-ponte in grado di agganciare le restrizioni tutt’oggi in vigore con quelle che partiranno dal sabato prima di Pasqua. Non ci resta che attendere la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.