La Spagna ha avviato la stagione delle riaperture in vista dell’estate e della ripresa dei flussi turistici. La regione di Madrid è pronta ad accogliere francesi e tedeschi nel weekend di Pasqua. Ad attirare migliaia di persone l’allentamento delle restrizioni imposte invece in altri paesi del Vecchio Continente.
Madrid e Baleari prese d’assalto: in Spagna partono le riaperture
Nella capitale iberica i bar e i ristoranti sono aperti. Ci si può sedere ai tavoli e consumare un aperitivo o una cena. Aperti anche teatri, cinema e musei. Il coprifuoco scatta a partire dalle 23, con leggero ritardo rispetto a quanto avviene in Italia. Non è tempo di movida, insomma, ma la vita sociale in città ha ripreso a funzionare.
E proprio il clima di “libertà” che si respira a Madrid, alle Canarie e alle Baleari (Ibiza, Maiorca, Minorca, Formentera) ha attirato molti turisti dai paesi limitrofi in occasione del weekend pasquale. Boom di prenotazioni negli alberghi. La decisione rientra anche in una precisa politica della governatrice di Madrid, Isabel Daz Ayuso, che ha fatto della frase “Più liberi e meno disoccupati” lo slogan di questa nuova stagione primaverile.
Nonostante la scelta controcorrente, però, la Spagna è alle prese con i ritardi nella campagna vaccinale. Per questo, per scongiurare un incremento incontrollato dei contagi, il Governo centrale ha introdotto l’obbligo di tampone molecolare per i turisti provenienti dalla Francia e dalla Germania. Previsto anche l’obbligo di mascherina in ogni luogo pubblico indipendentemente dal distanziamento. Proprio l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione facciale ha sollevato la protesta dei titolari degli stabilimenti balneari di Ibiza e Formentera, che accusano il Governo, con queste misure “draconiane”, di trasformare le spiagge in un ospedale da campo.