Doccia fredda, Campania resta zona rossa. De Luca si dispera: “Mancano i controlli”

La Campania resta in zona rossa. E’ questa la previsione in base agli ultimi dati esaminati dalla cabina di regia del Governo. Il numero dei contagi resta ancora troppo alto. Nella sola giornata di ieri sono stati più di 2mila. Stabili anche i ricoveri in terapia intensiva e in degenza ordinaria.

Campania resta in rosso: contagi troppo alti

Dal 7 aprile sembrava quasi certo il passaggio della Campania in zona arancione, ma le ultime indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi – stando a Il Mattino – scoraggiano gli analisti. La Campania dovrebbe rimanere in rosso, almeno fino a lunedì 12 aprile, mentre il Veneto si colora di arancione. Si va invece verso la riconferma dei colori per tutte le altre regioni. Tutt’altra storia per il vicino Friuli, che resterà in fascia rossa nonostante l’Rt sia sotto l’uno.

Attualmente sono in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. In zona rossa ci sono Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto (che, come detto, spera nell’arancione) e Provincia autonoma di Trento.

Chiusi ancora i negozi: riaprono le scuole

Doccia fredda per la Campania, dunque. Resteranno chiusi i negozi di abbigliamento, i barbieri, i parrucchieri e i centri estetici. La conferma definitiva della nuova mappa del rischio arriverà questa sera. Il numero dei contagi e dei casi potrebbe essere destinato a salire da martedì 7 aprile, quando riapriranno le scuole. In zona rossa, in Campania riapriranno le elementari e le prime medie.  Ieri lo sfogo del Governatore Vincenzo De Luca: “Mi auguro che ci siano controlli più seri nelle città. Oggi siamo in zona rossa, ma voi ne avete l’impressione? Trovate pattuglie a controllare chi va in giro senza mascherina?”.

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