E’ la rivolta dei sindaci contro il decreto Draghi. Decine di comuni stanno dicendo no alla riapertura delle scuole. C’è chi proroga il rientro in classe di qualche giorno, chi addirittura di due settimane. Dopo Parete, Alife e Serino si aggiungono infatti nelle ultime ore altri comuni dove studenti delle elementari e delle medie proseguieranno la DaD.
Campania, crescono i sindaci pro DaD: dove sono chiuse le scuole
Cresce l’elenco delle amministrazioni che decidono di ritardare la ripresa della didattica in presenza. In provincia di Caserta, non riapriranno le scuole di Parete in questa settimana, mentre ad Alife la chiusura alla didattica in presenza è prorogata fino al 21 aprile. Chiusi nel Casertano anche gli istituti di Portico di Caserta, Villa Literno e Trentola Ducenta.
In provincia di Avellino, scuole chiuse a Serino, Avella, Montemiletto, Santa Lucia di Serino e Montecalvo Irpino. Nel Salernitano, prorogata la didattica a distanza a Sarno, Cava de’ Tirreni, Postiglione e Montesano, Sassano, Caggiato, Sanza, Roccadaspide, Vietri sul Mare e Montesano sulla Marcellana. Nel Sannio, infine, scuole chiuse a Durazzano, Morcone, Airola, San Marco dei Cavoti, Castelpagano e Pannarano. Stessa situazione anche a Santa Maria La Carità, in provincia di Napoli, per ora unico comune dell’hinterland partenopeo a sfidare il decreto di Draghi. Tutti gli altri studenti, dunque, dovranno tornare nei loro banchi di scuole, dagli asili alla prima media.
A Minori, invece, le scuole riapriranno regolarmente ma il sindaco Andrea Reale ha disposto test antigenici a campione su base volontaria da somministrare agli alunni in locali extrascolastici. A Scafati, inoltre, sarà garantito un potenziamento dei servizi di vigilanza e sicurezza in prossimità degli ingressi degli istituti scolastici grazie all’impiego di nove dei sedici percettori del reddito di cittadinanza che, selezionati nell’ambito dei progetti di pubblica utilità, garantiranno un supporto agli agenti della Polizia locale.