“Dal 26 aprile tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione. Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati, che sono in miglioramento. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: questi provvedimenti dovranno osservate scrupolosamente”. A dirlo è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa con il Ministro Speranza da Palazzo Chigi.
Draghi in conferenza: prime riaperture il 26 aprile, si comincia dai ristoranti e dalle scuole
Il ministro della Salute ha aggiunto che i dati di oggi sono in miglioramento, grazie anche a due fattori che hanno contribuito alla piegatura della curva epidemiologica. “Da una parte le misure che sono state adottate e che hanno prodotto dei risultati, abbiamo un Rt che è allo 0,85. A questo primo fattore se ne somma un altro: l’aumento significativo delle dosi somministrate nel nostro paese. Sulla base di questi elementi siamo in grado di disegnare un percorso di natura graduale, che si avvierà dal 26 aprile”, ha annunciato Speranza.
“Il primo luogo in cui decidiamo di investire è la scuola, in tutte le aree gialle e arancioni si potrà tornare in presenza. Poi in maniera graduale proveremo ad aprire ulteriori attività, a partire dalla ristorazione”, ha aggiunto il ministro della Salute.
“E il principio che applicheremo prova a partire da un dato di evidenza scientifica: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà della diffusione del contagio, questo principio proveremo ad applicarlo nell’ambito della ristorazione e non solo. Questa è la road map che abbiamo in testa e che valuteremo con estrema attenzione”, ha aggiunto in conferenza stampa.
Il governo sta ragionando intorno ad un calendario per le riaperture delle attività economiche. “Il 15 maggio dovrebbero riaprire le piscine all’aperto, il 15 giugno le attività connesse alle palestre, il 1 luglio invece pensiamo di riaprire le attività fieristiche”, ha detto il ministro Speranza rispondendo alle domande dei giornalisti.