Melito, crivellata di colpi e gettata in una campagna: l’ombra degli Scissionisti

Melito. L’ombra della faida di camorra dietro il cadavere rinvenuto oggi pomeriggio in una campagna di via Giulio Cesare. La 41enne ritrovata senza vita in un fossato infatti, Giovanna Arrivoli il suo nome, per gli investigatori sarebbe legata al clan Amato-Pagano, i cosiddetti Scissionisti. Giovanna infatti è la cognata di Carmine Borrello, boss degli Amato-Pagano attualmente in carcere. La scomparsa della dona era stata denunciata pochi giorni fa, il 7 maggio, dalla famiglia.

La vittima lavorava in un bar in via Lussemburgo, zona tristemente nota per lo spaccio di sostanze stupefacenti, ed aveva proprio precedenti per droga. Il delitto andrebbe ad inserirsi dunque nell’ambito della faida per il controllo del business della droga nell’area nord.

Questa la prima pista che a quanto pare stanno battendo gli inquirenti, i carabinieri della Compagnia di Giugliano e quelli del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, dopo il ritrovamento nel tardo pomeriggio di oggi. I militari dell’Arma sul posto hanno ritrovato anche una pala ed un piccone, molto probabilmente usati per seppellire il corpo che era parzialmente ricoperto di terreno fresco. Si indaga dunque negli ambienti della criminalità organizzata.

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