Renzi si è dimesso. Ad annunciarlo il premier nel discorso di mezzanotte. Con la vittoria del “no” del referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale, il capo del Governo ha rassegnato le sue dimissioni. Prima di parlare, aveva scritto su Twitter: “Grazie a tutti, comunque. Tra qualche minuto sarò in diretta da Palazzo Chigi. Viva l’Italia. P.s. Arrivo arrivo“.
“E’ stata una festa della democrazia – ha dichiarato Renzi nel suo discorso (VIDEO) -. Le percentuali di affluenza sono stati superiori alle attese. Sono fiero e orgoglioso della possibilità che il Parlamento ha dato ai cittadini di pronunciarsi sul merito della Riforma. Viva l’Italia che ha scelto. Il no però ha vinto. Ai leader del fronte del no le mie congratulazioni. Tocca a chi ha vinto avanzare proposte serie e coerenti. Agli amici del sì che hanno condiviso il sogno di questa riforma – ha proseguito – vorrei invece consegnare un abbraccio forte. Ci abbiamo provato e abbiamo dato agli italiani una chance di cambiamento ma non ce l’abbiamo fatta e non siamo riusciti a convincere i nostri concittadini. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Si può perdere un referendum, non si può però perdere il buonumore e l’orgoglio per questo Paese. Io ho perso e lo dico con il nodo in gola: non sono riuscito a portarvi alla vittoria. Ho fatto tutto quello che si potesse fare in questa fase. Quando uno perde non fa finta di nulla. Non possiamo galleggiare. Andiamo via senza rimorsi”.
Poi l’annuncio ufficiale delle sue dimissioni e il ringraziamento finale: “L’esperienza del mio governo finisce qui. La poltrona che salta è la mia. Domani riunirò il consiglio dei ministri e salirò al Quirinale per consegnare le mie dimissioni. Consegnerò la campanella al mio successore in questa sala e il lungo dossier delle cose da fare. Grazie ad Agnese (la moglie, ndr) per questi 1000 giorni di governo e per come ha rappresentato questo Paese. Grazie ai miei figli e a tutti voi”.
Da Twitter a Palazzo Chigi. Con le sue dimissioni, Matteo Renzi andrà dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e rimetterà il suo mandato nelle mani del Presidente della Repubblica. Da lì gli scenari sono imprevedibili: Mattarella potrebbe promuovere un governo tecnico in attesa di nuove elezioni, oppure chiedere alle forze politiche presenti in Parlamento di esprimere un governo di larghe intese per una nuova legge elettorale.
Renzi si è dimesso, dunque. Da ora la situazione politica cambierà radicalmente. Renzi non si ritirerà dalla vita politica e resterà alla guida al Partito Democratico come segretario provando a ricandidarsi come premier per le prossime elezioni politiche.