Qualiano, bomba esplosa: c’è l’ombra del terrorismo anarchico?

Una cittadina ostaggio della paura. Per un’intera mattinata gli abitanti di Qualiano hanno vissuto momenti di terrore per una valigia esplosiva lasciata da uno sconosciuto in piazza Kennedy, nel cuore della città.

Erano circa le 11 quando una persona, ancora in via di identificazione, ha lasciato la valigietta sul marciapiede, ai piedi di un noto caseificio della piazza, mentre la città era immersa nel trambusto mattutino. Subito dopo l’uomo ha abbandonato frettolosamente la zona ed è salito a bordo di un bus pubblico facendo perdere le proprie tracce.

A insospettirsi il titolare del caseificio, che alla vista della valigietta ha chiamato i Carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Pasquale Bilancio. I militari dell’Arma, con l’aiuto degli agenti della Polizia Municipale, hanno fatto scattare l’allarme bomba: piazza Kennedy è stata evacuata, la zona circostante interdetta al traffico cittadino. Sul posto sono giunti gli artificieri.

Per quasi due ore Qualiano è rimasta col fiato sospeso, finché la valigia non è stata fatta esplodere artificialmente con l’ausilio di un robot. La deflagrazione è stata forte. Sul posto sono stati rinvenuti i resti di un petardo, circostanza al vaglio degli investigatori che farebbe pensare che la valigia sia stata riempita con fuochi d’artificio illegali.

Ciò che però ai Carabinieri è saltato all’occhio è stato un particolare ben più inquietante: sul marciapiede sono state rinvenute scritte riconducibili a un’associazione con presunte simpatie anarchiche. Immediatamente i militari dell’Arma hanno acquisito le immagini di videosorveglianza della piazza per risalire all’identità del presunto attentatore.

Qualiano non è nuova a piccoli episodi di presunto terrorismo. Negli anni scorsi è stata nel mirino di un sedicente gruppo anarchico locale, l’NFO, che il 29 gennaio dell’anno scorso rivendicò l’esplosione di due colpi d’arma da fuoco nelle vetrate del Comune di Qualiano. Ma sul caso di stamani proseguono gli accertamenti e potrebbe anche essersi trattato di un falso allarme.

 

 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto