Ben 400mila euro euro al mese a Dubai. E’ la vita da sceicco del narcotrafficante Raffaele Imperiale, originario di Castellammare di Stabia, ora in latitanza dorata negli Emirati Arabi a Dubai. L’uomo che ha inondato Napoli e provincia di droga e fatto la fortuna dei clan dell’area nord non bada a spese.
La stima è stata tracciata fino a gennaio del 2016, quando scattarono arresti e sequestri di soci e capitali, ma da allora pare non abbia modificato di molto il suo tenore di vita. È sempre a capo di strutture societarie che gestiscono immobili, risulta intestatario di un patrimonio su cui la Procura di Napoli indaga ormai da anni. A casa di Imperiale furono ritrovati anche i quadri di Van Gogh, rubati 14 anni prima ad Amsterdam.
La rogatoria internazionale ferma ed il trafficante di droga continua a fare la bella vita. Le procedure per l’arresto sono bloccate ma continuano però le indagini. C’è la convinzione – come riporta Il Mattino – che le sue attività abbiano consentito di riciclare proventi dello spaccio di droga alle porte di Napoli: a cominciare dai circuiti dello smercio al dettaglio controllati degli Amato-Pagano, gli scissionisti con base a Melito. Verifiche recenti, tra i soci di Imperiale anche un “Abete”, che potrebbe risultare legato all’omonima famiglia che per anni ha controllato parte del narcotraffico in zona Secondigliano e Scampia, ovviamente, gomito a gomito con gli stessi Amato-Pagano.
Insomma l’obiettivo dell’Antimafia è chiaro: fare terra bruciata intorno ad Imperiale e provare a bloccare i flussi di denaro di cui ancora dispone nonostante gli ingenti sequestri già eseguiti sul suo patrimonio. Poi si indaga anche sul suicidio sospetto di un suo socio spagnolo.