Storia di tradimenti e camorra. La moglie del boss intraprende una relazione con un ragazzo appartenente al clan opposto e ne nasce una faida. Il figlio del boss tenta di uccidere due del clan rivale, tra cui Vittorio Nappi.
Dopo due mesi da quell’agguato fallito i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato oggi esecuzione a Torre Annunziata a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 2 indagati, gravemente indiziati del tentato omicidio di Vittorio Nappi e detenzione e porto illegale di armi.
L’indagine, condotta dal gennaio al maggio 2017, è scaturita dall’esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco all’indirizzo di un’autovettura nei pressi di via Cuparella di Torre Annunziata, con a bordo due giovani oplontini, uno dei quali, appena ventenne, è stato colpito al torace, rimanendo gravemente ferito.
L’attività ha permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, entrambi vicini al clan camorristico “Gallo-Cavalieri”, ed uno dei quali figlio di Gallo Francesco detto “0 Pisiello”, attualmente detenuto in regime di 41 bis. Il movente è stato ricondotto proprio ai dissidi familiari intercorsi tra il giovane e la famiglia della madre, parente di una delle vittime, scaturiti a seguito della relazione extra coniugale tra la moglie di Gallo Francesco ed un appartenente al contrapposto clan “Gionta”.