Era uno dei punti oscuri nelle indagini. Prima che venisse fatto a pezzi, Vincenzo Ruggiero era stato ucciso. Ma non si sapeva come. A dare il responso aggiungendo un altro tassello della verità è stata l’autopsia.
Come anticipa il Mattino, il 25enne di Parete sarebbe stato ucciso con due colpi di pistola nel petto. Lo ha stabilito il medico legale che da mercoledì ha iniziato gli accertamenti sui resti del cadavere di Ruggiero, i cui resti erano stati ritrovati in un garage a Ponticelli periferia orientale di Napoli.
Resta da capire dove si trova l’arma del delitto e dove sia stata presa. L’uso di un’arma da fuoco rafforza la pista della premeditazione e del complice che avrebbe aiutato il killer Ciro Guarente a occultare il cadavere e forse a nascondere la pistola usata per uccidere. Sconfessata del tutto la prima ipotesi, secondo cui l’assassino avrebbe colpito il 25enne con una zappa alla testa.