E’ ancora un mistero l’agguato di ieri avvenuto in pieno giorno a Napoli, in vico Pergola all’Avvocata, nel quartiere Vicaria, in pieno centro storico. Le vittime, Eduardo Amoruso e Salvatore Dragonetti, cosa ci facevano lì e per quale motivo sono state uccise? Domande a cui gli investigatori cercano di rispondere ricostruendo dei possibili scenari dell’agguato.
Le due vittime abitavano a pochi metri di distanza ed erano scesi da casa nello stesso momento prima di essere freddate dai killer a bordo di due moto. Una casualità? Forse. O forse avevano entrambi un appuntamento. Gli inquirenti, però, ritengono che abbia collaborato al duplice omicidio uno “specchiettista”, che ha avvisato i killer anche se in quella zona non esistono telecamere di sorveglianza che possano confermare. A dare la notizia è il Roma.
Intanto continuano le indagini anche sul fronte dei possibili moventi. Ciò che è emerso fino ad ora è che nessuno dei due coniugi era affiliato ai clan: erano fuori dal giro delle attività illecite. Ma al momento due sono le ipotesi degli investigatori: i cognati sarebbero stati uccisi dal clan Contini, che da sempre esercita il suo controllo nel borgo Sant’Antonio, “terra di mezzo” tra Forcella e il Vasto, in contrasto con i Mazzarella, cui Eduardo Amoroso era legato all’inizio degli anni duemila. Oppure le vittime c’entrano con la guerra tra i giovani baby-boss. Se infatti venisse confermato il particolare secondo cui il commando è partito dal quartiere Forcella, allora si prenderà in considerazione anche l’ipotesi dei Sibillo, pronti a rialzare la testa contro i Buonerba, cui i Mazzarella sono alleati.
Ipotesi ancora confuse, al momento, e prive di riscontri certi. Nell’attesa che nuovi elementi possano emergere e aiutare a ricostruire la dinamica, i carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia Stella stanno analizzando le recenti frequentazioni dei due cognati e i loro precedenti. Il figlio di Eduardo Amoruso, Antonio, fu l’autore di una famosa estorsione per conto dei Mazzarella, in via Filangieri dove fu collocata una bomba. Inoltre in passato, Eduardo fu particolarmente vicino alla famiglia Giuliano, ma soprattutto a Roberti, detto “Capa Vacanta”.
Dragonetti, invece, era sposato con la sorella di Carmela De Rosa, una donna che controllò i vicoli di Forcella tra il 2014 e il 2015, durante la faida della “paranza dei bambini” al cui interno c’erano anche i loro figli, Giuliano e Luigi. Poco dopo Dragonetti fu condotto in carcere per scontare la pena per l’omicidio di Annalisa Durante. Parentele di camorra che si intrecciano e che potrebbero spiegare cosa li ha portati a morire in un agguato alla luce del sole.