“Papà e mamma come stanno? Lorenzo come sta?“, sono queste le domande che porge costantemente a chi gli sta intorno. Risposte monche, a volte vaghe, vengono date al piccolo Alessio, unico sopravvissuto alla tragedia che si è consumata alla Solfatara di Pozzuoli e che gli ha portato via i genitori e il fratello Lorenzo, di 11 anni.
Ieri pomeriggio è stato affidato alle cure di due psicologhe e alla responsabile dei servizi sociali del comune di Pozzuoli, Enrichetta La Ragione, in attesa dell’arrivo dei zii materni e dei nonni paterni, che non sarebbero giunti a Napoli prima delle 22. A dare la notizia è Il Mattino. “Li stanno curando? Quando ritornano?“, continua a domandare il piccolo.
Chi lo ha seguito, gli ha offerto cibo, vestiti e cartoni e tanta solidarietà. Intanto il piccolo di 7 anni ha continuato a far domande sui suoi genitori e sul fratellino Lorenzo, ma nessuno lo ha risposto. Forse è ancora presto per svelargli la verità. “Il piccolo non ha consapevolezza, ancora. Quello che ho visto, da poco dopo mezzogiorno fino a queste ore, ha cambiato la mia vita – spiega il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, tutore pro-tempore di Alessio. – “Sarà fatto il massimo per lui e per i suoi familiari”, afferma il primo cittadino.
Qualcuno gli ha comprato il pigiamo e vestiti nuovi, altri invece hanno cercato di trovargli una sistemazione adeguata ma soprattutto si sono assicurati che Alessio si distraesse con i cartoni animati. Nessun notiziario è apparso sulla schermata del suo televisore. Intanto a Meolo, nel veneziano, città in cui risiedeva Alessio e la sua famiglia, il sindaco Loretta Aliprandi, ha preparato a lui e alla nonna Gilda, a cui sarà affidato il bambino, il rientro. La scuola di Alessio ha già contattato gli psicologi che seguiranno il piccolo durante l’anno scolastico. Verso le 23:54 sono giunti i familiari di Alessio, arrivo tanto atteso dal Sindaco di Pozzuoli che ha messo a loro disposizione una macchina che li accompagnasse dal nipote e poi, di nuovo, in aeroporto.