Roma, legata al palo e stuprata. C’è un indiziato: “Ricordo la sua voce nel buio”

“La sua voce la riconoscerei al buio”. In un’intervista al Messaggero la vittima dello stupro di Villa Borghese racconta la sua notte da incubo.

La donna è stata violentata probabilmente da polacco conosciuto nella zona e che adesso si è dato alla fuga. “Mi sento confusa, la polizia è venuta anche ieri ma io non ricordo il volto di quell’uomo. So solo che era giovane, l’ho capito dalla sua voce, un ragazzo. Non so se riuscirei a riconoscerlo. Era buio, tanto buio, la sua voce non la posso dimenticare. Mi ha picchiata, mi ha legata e mi ha violentata. Io cercato di fuggire ma poi mi ha ripresa”.

Poi la vittima parla anche di come tutto è cominciato quella notte: “Io dormo a Villa Borghese da un po’, sto bene lì. Mi piace. Stavo mettendomi a dormire quando lui si è avvicinato. Non capivo, poi si è seduto e gli ho detto di andare via. Mi ha picchiato, avevo paura, sono scappata. Ma lui mi ha ripreso”. Adesso prosegue la caccia all’uomo. Il clochard polacco, 25 anni, è stato individuato e chi lo conosce afferma: “Quando beve è violento, diventa una belva. Da qualche giorno non si vede più”.

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