La partita contro lo Slovan di domani fa onore alle statistiche e al normale svolgimento della competizione, perché il risultato non toglie e non mette al più che dignitoso girone di Europa League. Ma è naturale che l’attenzione dev’essere alta per vincere e per raggiungere il primo posto.
E’ Christian Maggio ad affiancare mister Benitez: “In diverse partite abbiamo questo tipo di problema: con le grandi squadre facciamo grandi prestazioni, ma quando troviamo delle squadre che si chiudono, andiamo in grossa difficoltà. Col Chievo e con l’Atalanta, per esempio, abbiamo costruito tanto ma non abbiamo portato niente a casa. Contro l’Empoli la stessa cosa: purtroppo ci rendiamo conto dopo degli errori che commettiamo e delle occasioni che sciupiamo. Eravamo arrabbiati anche noi, oltre a mister Benitez. E’ difficile trovare una spiegazione, ma penso che lavorando, soprattutto negli errori che commettiamo, possiamo superare queste difficoltà.
“Nei momenti difficili è la squadra che deve venir fuori. Magari c’è chi deve dare qualcosa in più per mantenere le aspettative, e deve fare il possibile per renderle pratiche. In questo gruppo siamo tutti giocatori di grandi livello, e tutti abbiamo tanta personalità per superare certi momenti. Tutti i giorni cerchiamo di migliorarci. A volte i risultati non ci premiano, ma non disdegnamo mai di impegnarci e di dare il massimo.
Anche se abbiamo passato il girone, vogliamo arrivare primi. Può avere un effetto positivo in vista della partita di domenica. L’Europa League è una competizione a cui puntiamo. Non vogliamo affatto sottovalutare la partita di domani.
Il contratto non è la mia priorità, sono un professionista per cui darò il mio contributo fino alla fine. Vedremo quel che succederà. Napoli per me è una seconda casa. Sono qui da sette anni e sono rimasto.
Rispetto all’anno scorso son cambiati pochi giocatori e anche quest’anno abbiamo la possibilità di far bene e di arrivare al terzo posto. Lavoriamo tutti i giorni per conseguire grandi obiettivi. In casa ci rendiamo conto di avere delle difficoltà ma dipende sempre dal nostro lavoro e dai risultati che raggiungiamo. Dobbiamo essere noi a migliorare quel che manca nell’ultimo periodo, sperando che qualche tifoso in più possa ritornare allo stadio. Per noi sono importanti i tifosi. Mi dispiace quando le cose non vanno bene e che non vengono al San Paolo. Quel che mi sento di dire è che spero possano starci vicino, dispiace vedere poco tifo.
Vedo Marek tutti i giorni e si impegna al massimo. Il fatto di essere caricato troppo di responsabilità, non sta rendendo ai suoi livelli. Ma questo non dev’essere un problema per lui perché gli vogliamo bene”.”