Mugnano. Lotta al bullismo, l’amministrazione Sarnataro promuove un tavolo permanente con le scuole

Mugnano. Lotta al bullismo e al cyber bullismo, l’amministrazione targata Sarnataro promuove un tavolo tecnico permanente con le scuole del territorio. La prima riunione si terrà domani mattina nella sala giunta del Comune. All’incontro parteciperanno i referenti delle scuole elementari, medie e superiori, sia pubbliche che private, presenti sul territorio comunale e un gruppo di psicologi, che a titolo volontario, metteranno a disposizione le loro competenze in materia.

A coordinare i lavori l’assessore alle Politiche Sociali, Valentina Canditone: “Il nostro obiettivo è quello di avere un quadro chiaro del fenomeno, attraverso un monitoraggio costante. Ovviamente il bullismo non si verifica unicamente all’interno delle mura scolastiche, ma certamente è da lì che si deve partire per capire come e quanto è sviluppato il fenomeno”. A promuovere l’apertura del tavolo tecnico il consigliere delegato all’istruzione, professor Andrea Cipolletta: “Con quest’iniziativa si apre una stagione di proficua collaborazione tra le istituzioni scolastiche e l’amministrazione comunale. Per la prima volta sono state coinvolte tutte le scuole del territorio, statali e paritarie, affinché tutti i ragazzi della nostra comunità siano accompagnati in un sano cammino di crescita e maturità. La loro sicurezza è una priorità per tutti noi”.

Durante l’incontro sarà presente anche il sindaco Luigi Sarnataro: “A Mugnano abbiamo avuto purtroppo diversi casi di bullismo e cyber bullismo, che hanno avuto rilievo a livello nazione, come il caso del piccolo Fabio e il tragico suicidio di Tiziana Cantone. Già lo scorso anno abbiamo messo in campo una serie di iniziative ed incontri per accendere i riflettori sul problema. Certo non si tratta di un fenomeno che si può risolvere in un paio di giorni, proprio per questo abbiamo voluto aprire un tavolo tecnico permanente con le scuole. Bisogna innanzitutto capire quanto è diffuso il bullismo all’interno delle classi e quale fascia di età è più a rischio. Sono fermamente convinto che solo educando sin da piccoli i giovani al rispetto della privacy e dell’altro si potrà arginare e combattere qualsiasi forma di violenza”.

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