Svolta nell’omicidio di Gennaro Tirino, il trentottenne di Scampia ucciso a Legnano con sette colpi di pistola mercoledì mattina. L’uomo era stato trovato con il cranio perforato da un proiettile nel cortile di una ditta.
Ha confessato il fratello della sua nuova compagna. Si chiama Antonio Calello e ha 29 anni. A quanto pare Tirino, che aveva già dei precedenti penali, maltrattava la donna, una 25enne che aveva iniziato a frequentare da poco. La compagna l’aveva anche denunciato per maltrattamenti.
I Carabinieri sono arrivati al cognato – un giovane incensurato che ha confessato nella notte al termine di un lungo interrogatorio – dopo una serie di accertamenti e soprattutto dopo aver visionato i video delle telecamere di sorveglianza. A casa di Calello sono stati sequestrati tre proiettili identici a quelli che hanno trucidato Tirino, trovati nella tasca dei pantaloni.
Il reo confesso ha raccontato di aver incontrato la vittima mercoledì mattina a Legnano dopo l’ennesima forte discussione che Tirino aveva avuto con la sorella. La vittima avrebbe quindi estratto una pistola e minacciato il 29enne di sterminare tutta la sua famiglia. A quel punto Calello ha reagito e gli ha strappato la pistola di mano, per poi finirlo.
Il killer, che viveva con la sorella 25enne vittima dei maltrattamenti di Tirino, è fuggito, nascondendo la sua auto in una carrozzeria della periferia milanese, dove poi gli inquirenti l’hanno rinvenuta.
La vittima era inserita in un contesto criminale legato allo spaccio e aveva precedenti penali, oltre che per droga, per violenze sessuali sulle due figlie minori dell’ex compagna. Viveva a Castellanza, in provincia di Varese.